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Boves Run: la “Bisalta Trail” sostituita da concorso fotografico

29 giugno 2020 | 14:40
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Boves Run: la “Bisalta Trail” sostituita da concorso fotografico

Sui percorsi delle gare iniziativa «La Bisalta che risalta», sin al 15 ottobre

«Boves Run», la Associazione podistica bovesana, annuncia (già si è dovuto annullare il momento principale annuale del calendario sociale, la competizione del 25 aprile, lo storico «Trofeo della Resistenza», tra Boves e la bassa Valle Colla), per la situazione sanitaria, la decisione di sostituire la sua grande corsa in montagna “Bisalta Trail” con una iniziativa fotografica.
Annunciano di aver, comunque, sistemato la segnaletica lungo i percorsi previsti (rispettivamente di ventinove e quindici chilometri), così da permettere «a podisti e camminatori di scoprire un territorio ricco di bellezza» (come l’anno scorso anche nel senso contrario a quello di gara), nel «pieno rispetto della natura» (frecce in legno di Mario Girodengo).
Annunciano, soddisfatti, che «le tracce compariranno a breve anche fra i percorsi segnalati sul portale turistico del Comune».
La « gara di fotografia amatoriale», aperta a tutti, partita il 15 giugno durerà sin al 15 ottobre, è riservata ad immagini scattate esclusivamente sui tracciati. Le fotografie, al massimo tre a partecipante, vanno inviate, in formato digitale, all’indirizzo mail bisaltatrail@boves.run. Dovranno avere titolo e commento, oltre a nome, cognome e riferimento telefonico.
Ai vincitori andranno premi in natura, assegnati da Giuria formata da Volontari, Enti e Sponsor. Periodicamente le foto, senza il nome dell’autore, saranno inserite sulla pagina Facebook di Boves Run, «in modo da condividere la bellezza della Bisalta con un maggior numero possibile di persone ed invogliare altri a camminare o correre sui sentieri». La fotografia vincitrice diventerà la copertina del volantino dell’edizione 2021 (sperando che sia tornata una qualche «normalità» per allora) del «Bisalta Trail».
Citano frase usata, nel 2018, per la prima edizione della corsa, di Cesare Pavese, tratta da «La luna ed i falò», uno dei suoi massimi capolavori: «Un paese vuol dire non essere solo, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo che anche quando non ci sei resta ad aspettarti».
I percorsi sono consultabili da web o tramite download GPX o KML.