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Provincia di Cuneo
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Arrestata donna che sfruttava braccianti immigrati nelle Langhe

20 giugno 2020 | 15:00
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Arrestata donna che sfruttava braccianti immigrati nelle Langhe

La Guardia di Finanza di Canelli ha arrestato una donna e denunciato a piede libero tre suoi complici che sfruttavano i lavoratori agricoli immigrati nelle vigne e aziende agricole dell’astigiano e del cuneese

Una donna di 40 anni con doppia cittadinanza, italiana e albanese, è stata arrestata dalla Guardia di Finanza di Canelli mentre tre suoi connazionali sono stati denunciati a piede libero. La donna faceva lavorare fino a 11 ore al giorno nei vigneti e in diverse aziende agricole dell’astigiano e del cuneese braccianti che venivano maltrattati e alloggiati in locali fatiscenti e sporchi.

Il procuratore della Repubblica di Asti, Francesca Dentis, che guida le indagini ha evidenziato che erano una trentina i braccianti agricoli di origine africana, cingalese, indiana e albanese vittime degli sfruttatori. I braccianti venivano pagati 6 euro l’ora e i loro guadagni venivano decurtati delle spese di alloggio e trasporto. I giovani venivano reclutati, con intimidazioni e minacce, in luoghi di rifugio improvvisati, stazioni ferroviarie, giardini pubblici e alla sede della Caritas di Canelli. I militari hanno sequestrato anche 3 veicoli e denaro.
Secondo le indagini, durate quasi un anno, il profitto complessivo che lo sfruttamento dei lavoratori ha fruttato alla donna arrestata e ai suoi connazionali ammonterebbe a circa 75 mila euro. Sono ancora in corso accertamenti di polizia economico-finanziaria per valutare le irregolarità previdenziali e fiscali ai danni di altri 82 braccianti.