Addio a Roberto Cossellu, pittore e scultore sardo in Langa

9 giugno 2020 | 08:58
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Addio a Roberto Cossellu, pittore e scultore sardo in Langa

Da Associazione cuneese «Art en ciel» arrivano espressioni di cordoglio, da loro associato un ricordo commosso e sincero

Sulla scomparsa, a Dogliani, la settimana scorsa, Roberto Cossellu, settantenne, di origini sarde (di Cagliari), trasferitosi nel Cuneese da decenni, per lavoro (Maresciallo dei Carabinieri). Cossellu era noto artista pittore e scultore. Per quanto riguarda la scultura, molto espressivo, premiatissimo, spaziava sull’utilizzo di varie materie: dalla pietra, al marmo, al legno, al metallo, alla terracotta…
Espressione di cordoglio ci arriva, tramite la sua presidente, Fernanda Prudenzano, dalla Associazione «Art en ciel».
«L’associazione artisti Art en Ciel  esprime il suo intenso  cordoglio  per l’improvvisa e prematura scomparsa del caro amico Roberto Cossellu, ottimo artista, compagno di mostre d’arte e  persona di grande generosità. La notizia della sua dipartita ci ha colti di sorpresa e riempiti di  un dolore profondo.  Vogliamo porgere  alla  moglie ed a tutta la sua famiglia le nostre più sentite condoglianze. Alleghiamo  una scultura da lui creata che lo rappresenti e lo ricordi. Alleghiamo anche la commovente lettera di un  nostro associato nonché suo caro amico che ci ha voluto recapitare».
«Ciao Roberto,
da domani non ti vedrò più a prendere il caffè al Bar Riviera di Dogliani, non ti troverò più sotto i portici a guardare con un sorriso la gente che ti conosce e salutarli con il gesto della mano. Non avrò neanche più il piacere di chiederti come stai o che cosa fai. Lo so cosa potresti rispondere: “Ho trovato una pietra! Bella, bella! Colori stupendi e strani, con venature che mi ricordano la Sardegna, non so ancora cosa ne farò ma appena lo so te lo dico”. Da domani non saprò cosa ne sarà di quella pietra di quel pezzo di legno. Non so cosa pensavi quando iniziavi a levigarli, non sono uno scultore, ma posso immaginarmi di cosa pensavi. Come tutti noi che ci troviamo nei giorni o nelle sere a dare colore o forma a un qualcosa nell’eterna vana speranza che a qualcuno dia emozioni come la sta dando a noi il suo evolversi.
Tu avevi il pudore di dire che facevi cose semplici, non lo sono le cose che vengono fatte con il cuore e che creano nell’anima un trampolino con la terra natia, la tua Sardegna. Che danno un senso ad esistere su questa terra.
Hai avuto negli occhi l’attenzione e il rispetto per la vita, per le emozioni della vita e questo ti ha reso importante per le persone che ti hanno conosciuto.
Non ti vedrò domani mattina in piazza e neanche domenica, ma riconoscerò il rumore dei tuoi passi nel cuore e questo mi farà bene.
Un uomo è quello che lascia dentro l’anima degli altri, non te ne sei accorto, ma non sei andato via, rimani nei nostri cuori. Salute Roberto!»