Riaprono palestre, piscine e centri sportivi pubblici e privati

23 maggio 2020 | 10:06
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Riaprono palestre, piscine e centri sportivi pubblici e privati

Dal 25 maggio seguendo le linee guida approvate dall’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Con l’approvazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – 17 maggio 2020 e in particolare all’art. 1 comma e – f – g dal 25 maggio sono consentite le attività sportive di base e l’attività motoria in palestre, piscine, centri sportivi, circoli sportivi sia pubblici che privati.

Si precisa che:
vige l’obbligo di distanziamento sociale e il divieto di assembramento.

Devono essere seguite le linee guida approvate dall’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Per l’attuazione delle linee guida, le Federazioni sportive nazionali, le Discipline Sportive associate e gli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti da CONI e CIP, nonché associazioni, società, centri e circoli sportivi anche se non affiliati ad alcun organismo sportivo riconosciuto, devono adottare appositi protocolli attuativi contenenti norme di dettaglio per tutelare la salute di atleti, gestori e di chiunque a qualsiasi titolo frequenti i siti sportivi.

I protocolli attuativi adottati da Federazioni, DSA e EPS riconosciute CONI e CIP, nonché associazioni, società, centri e circoli sportivi non affiliate a nessun organismo sportivo riconosciuto, che operano in piscine e palestre devono essere conformi alle linee guida emanate dall’ufficio sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. In ogni caso devono essere rispettate le schede tecniche “Piscine” e “Palestre” riportate qui.

Tra queste ne riportiamo alcune, per le palestre:
– redigere un programma delle attività il più possibile pianificato (es. con prenotazione) e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni; mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni;
– organizzare gli spazi negli spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere), anche regolamentando l’accesso agli stessi;
– regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza: o almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica o almeno 2 metri durante l’attività fisica (con particolare attenzione a quella intensa).

Per le piscine:
– Vietato l’accesso del pubblico alle tribune e la realizzazione di manifestazioni, eventi, feste e intrattenimenti;
– bisognerà privilegiare l’accesso agli impianti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni. Sarà necessaria una vigilanza delle analisi biochimiche dell’acqua secondo i parametri indicati dalle linee guida.