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1° maggio: l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro

1 maggio 2020 | 08:45
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1° maggio: l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro

“Questo è l’orgoglio piemontese – le parole di Cirio – dobbiamo trasformare la rabbia in voglia di farcela, in energia positiva, lo dobbiamo ai nostri figli, non dobbiamo mollare, esser fiduciosi ed orgogliosi del nostro Piemonte”

L’articolo 1 della nostra Costituzione afferma che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Anche l’articolo 4 tutela il diritto al lavoro, affermando che esso è anche un dovere: “ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”. Una società, la nostra, che si basa dunque sul lavoro, considerato un fattore attraverso il quale ogni cittadino possa contribuirne al miglioramento.

E soprattutto quest’anno, in questo particolarissimo 1° maggio, prendiamo consapevolezza e coscienza di come il lavoro possa davvero contribuire al miglioramento della nostra nazione, ma soprattutto di noi stessi, privati come siamo, in molti casi, di ciò che abbiamo scelto di fare, spesso a fronte di tanti sacrifici.

Una privazione, che nessuno avrebbe voluto e che tutti auspichiamo effimera, che trova origine in un altro articolo della Costituzione Italiana, il 32: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Ciascun cittadino ha dunque il diritto a essere curato e ogni malato deve essere considerato un “legittimo utente di un pubblico servizio, cui ha pieno e incondizionato diritto”. E’ sì importante il lavoro per vivere, ma lo è altrettanto la salute perché senza di essa, è del tutto evidente, non potremmo svolgere la nostra professione.

Diritti, doveri, termini che oggi possono apparire quasi anacronistici e che sicuramente, in questo momento, vengono superati dalla voglia di ripartire, a qualunque costo, come evidenziato anche dal governatore della Regione Piemonte, Alberto Cirio, al termine di una delle sue consuete dirette facebook: “questo è l’orgoglio piemontese, dobbiamo trasformare la rabbia in voglia di farcela, in energia positiva, lo dobbiamo ai nostri figli, non dobbiamo mollare, esser fiduciosi ed orgogliosi del nostro Piemonte”.

Buon 1° maggio a tutti!