Niente bonus per i sexy shop

27 maggio 2020 | 18:17
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Niente bonus per i sexy shop

Prima ammessi al bonus poi esclusi, come finirà la questione dei finanziamenti erogati dalla Regione per quanto riguarda

Sarà per un malinteso senso del pudore o a causa di un intervento bacchettone e discriminatorio, come è stato definito da qualcuno, ma il fatto è che nell’emendamento da 15 milioni che la Giunta regionale ha proposto per poter estendere il bonus a fondo perduto a quelle categorie commerciali che ne erano escluse, in un primo momento figuravano anche i negozi di articoli per adulti, alias sexy shop, che in tutta la regione sono circa una trentina. Successivamente, però, nel subemendamento firmato dal capogruppo della Lega Alberto Preioni, viene proposto di escludere dal bonus proprio questa categoria. Il tutto con un risparmio di spesa che è stato quantizzato in 51mila euro.

Così ai consiglieri regionali è toccato votare l’emendamento, con una certa dose di imbarazzo, e grazie al parere favorevole del presidente della Regione Alberto Cirio e dell’assessore al Lavoro Elena Chiorino è passato. Ovviamente le opposizioni hanno espresso il loro voto contrario che Marco Grimaldi di Luv ha così sintetizzato: “Un intervento discriminatorio e bacchettone che non si riesce davvero a comprendere. Per quale motivo sono stati ricompresi i negozi di articoli religiosi, quelli che vendono cordame e chincaglierie e i negozi di articoli per adulti no? In questo atteggiamento della maggioranza è sotteso un giudizio morale inaccettabile”.

Anche Pd, M5S, lista Monviso e Moderati hanno fatto sentire la loro voce: ”La questione dei bonus ha contorni sempre più grotteschi. Ieri la lettera di Confartigianato che lamenta la mancanza di dialogo con le categorie certifica che questa giunta è riuscita a fare infuriare anche chi dovrebbe essere invece soddisfatto per l’erogazione dei bonus”.

Per quanto riguarda i versamenti, i primi sono partiti due giorni fa, 18.5 i milioni erogati a oltre ottomila beneficiari su un totale di oltre 60 mila. Con l’emendamento in discussione l’ammontare complessivo del bonus regionale a fondo perduto dovrebbe salire a 131 milioni di euro.