Ritorno in montagna, le regole del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico

7 maggio 2020 | 18:07
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Ritorno in montagna, le regole del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico

Entrati in fase 2 privilegiare i percorsi in strade forestali, sentieri e itinerari noti

Dall’inizio della Fase 2, lo scorso 4 maggio, è consentito, all’interno della propria regione il ritorno in montagna.

Questa attività come le altre da svolgere all’aria aperta vanno svolte con prudenza e in sicurezza.

Per questo motivo il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ha raccomandato alla prudenza tutti gli amanti dell’outdoor cercando di privilegiare i percorsi in strade forestali, sentieri e itinerari noti.

Ecco le semplici regole da seguire, oltre naturalmente alle leggi stabilite dal governo.

1) Informarsi attentamente sulle disposizioni in vigore nel territorio dove si intraprende l’attività.

2) Pianificare gli spostamenti, sentieri ed escursioni spesso superano i confini regionali: potrebbero essere in vigore altre normative e lo spostamento fuori regione non è al momento consentito.

3) Occhio alla forma fisica! Dopo quasi tre mesi di astensione da ogni attività, la montagna va affrontata per gradi. Il rischio incidente, in persone non allenate, aumenta.

4) Non avventurarsi da soli, se possibile, in montagna. Muoversi nel rispetto delle misure di legge, con i DPI (mascherina e guanti) e mantenendo le distanze di sicurezza, ma l’aiuto di un compagno in caso di emergenza può essere determinante.

5) Comunicare ai familiari l’itinerario che verrà percorso, e portare sempre al seguito un cellulare per eventuali richieste di soccorso.

6) Evitare attività a rischio: sono al momento vietate le attività ad alta intensità e potenziale rischio, che vanno oltre le escursioni.

7) Nell’eventualità di un incidente ricordiamo di chiamare il Numero Unico per l’Emergenza 112, richiedendo l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico.