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Il premier Conte dice che potremo andare in vacanza

10 maggio 2020 | 16:04
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Il premier Conte dice che potremo andare in vacanza

Notizie in ordine sparso da parte del premier Conte che dice che gli italiani quest’anno potranno andare in ferie e lo potranno fare riscoprendo le bellezze del nostro Paese

Mentre si attendono i dati relativi alla prima settimana di Fase 2, che è stata messa sotto stretta osservazione per valutare l’andamento dei contagi, una parola di speranza arriva dal premier Conte che, parlando dell’estate che vediamo all’orizzonte e carica ancora delle incertezze relative all’emergenza sanitaria ha detto che: “Quest’estate non staremo al balcone e la bellezza dell’Italia non rimarrà in quarantena. Potremo andare al mare, in montagna, godere delle nostre città. E sarebbe bello che gli italiani trascorressero le ferie in Italia, anche se lo faremo in modo diverso, con regole e cautele. Attendiamo l’evoluzione del quadro epidemiologico per fornire indicazioni precise su date e programmazione”. Ovviamente, più che bello che gli italiani trascorrano le vacanze in Italia, sarà obbligatorio vista la situazione generale che stiamo vivendo.

Conclusa la fase ottimistica Conte ha chiarito, semmai ce ne fosse ancora bisogno, riferendosi alla pandemia: “saranno mesi molto difficili. Avremo una brusca caduta del Pil e le conseguenze economiche saranno molto dolorose” e in merito alle risorse che devono arrivare dall’Europa: “sulla nuova linea di credito del Mes sono arrivate parole chiare da parte dell’Eurogruppo. Ora attendiamo i regolamenti attuativi, poi valuteremo in Parlamento. Le risorse del Mes, della Bei, del Sure da sole sono insufficienti. Stiamo in costante dialogo con la Commissione europea perché venga introdotto un Recovery fund di notevoli dimensioni”, con risorse“anticipate attraverso un prestito ponte”.Per quanto riguarda le risorse alle imprese e le banche, “con la garanzia di Stato ci attendiamo una brusca accelerazione. Le banche devono fare la loro parte”.

Il premier si è espresso anche sul tema del potere decisionale delle Regioni, con le linee guida che ci permetteranno un controllo della curva epidemiologica, potremo permetterci anche differenziazioni geografiche maquesto non significa procedere in ordine sparso e affidarci a iniziative avventate”, avverte Conte. Sulla scuola, “il rientro deve essere gestito in modo unitario su tutto il territorio nazionale”.

Uno spiraglio Conte lo apre per quanto riguarda la possibile riapertura di bar, ristoranti e parrucchieri il 18 maggio anziché l’1 giugno “potremo concordare con le Regioni alcune anticipazioni”.

Infine, toccando un tema che nella nostra provincia interessa molto il mondo agricolo, Conte ha parlato della sanatoria dicendo che: regolarizzare per un periodo determinato immigrati che già lavorano sul nostro territorio significa spuntare le armi al caporalato e agli schiavisti del nostro tempo, contrastare il lavoro nero, effettuare controlli sanitari e proteggere la loro e la nostra salute, tanto più in fase di emergenza sanitaria”.