La cultura non si ferma |
Cultura
/
Eventi
/

Edizione speciale del Premio Ostana 2020: online il 5 e 6 giugno

19 maggio 2020 | 17:58
Share0
Edizione speciale del Premio Ostana 2020: online il 5 e 6 giugno

Un’occasione di incontro in Rete per le lingue madri del mondo: occitano, basco, innu, sardo, catalano, cheyenne, griko, francoprovenzale, tamazight (berbero), bretone ai tempi del Covid-19.

Il “Premio Ostana: scritture in lingua madre” riunisce ogni anno, ai piedi del Monviso, autori di lingua madre da tutto il mondo, in un festival nato per celebrare la biodiversità linguistica. Nel corso degli anni Ostana ha ospitato 37 lingue provenienti da tutti e cinque i continenti, sempre nel segno della convivéncia, parola trobadorica che significa “l’arte di vivere insieme in armonia”.

Un appuntamento annuale imperdibile per tutti gli autori, gli appassionati e i sostenitori della diversità linguistica, e un’occasione eccezionale per discutere e ragionare sul presente e sul futuro delle lingue minoritarie.

Vista l’impossibilità di organizzare il Premio nel modo tradizionale, questa XII edizione sarà assolutamente speciale. Una due giorni di interviste, conferenze, contributi letterari, musicali e artistici da tutto il mondo, attraverso incontri online sul sito premioostana.it. I protagonisti saranno i premiati delle scorse edizioni. L’appuntamento è per il 5 e 6 giugno.

Non cambia invece il filo conduttore del programma: dare voce alle lingue indigene nel mondo.

Ci sarà un omaggio a Luis Sepúlveda, con una maratona di lettura incrociata de La Gabbianella e il Gatto nelle lingue madri: sardo, catalano algherese, tabarchino, occitano alpino e francoprovenzale; il poeta statunitense Bob Holman, che porterà una riflessione sulla promozione della diversità linguistica nel mondo con il suo documentario – in prima visione in Italia – Language Matters with Bob Holman.

Si parlerà di poesia con Lance David Henson, poeta Cheyenne; Aurelia Lassaque, poetessa occitana; Josephine Bacon, poetessa di lingua innu (Canada) e Antony Heulin, poeta bretone; e, in questi tempi di pandemia, è stato pensato un omaggio a Max Rouquette (1908-2005) – tra i più grandi autori occitani del Novecento – tramite letture in musica a partire dal suo attualissimo romanzo Cèrca de Pendariès, incentrato sulle epidemie di peste che flagellarono la Provenza a metà del Cinquecento.

Si rifletterà su lingua, politica e società basca con lo scrittore e poeta Harkaitz Cano e la traduttrice Lurdes Auzmendi; sulla lingua Yorùbá con Kola Tubosun, linguista nigeriano; sul griko, minoranza linguistica storica della Grecìa salentina, e ancora sulla lingua berbera o “tamazight” con Mohand Tilmatine, professore ordinario di Lingue e Culture Berbere presso l’Università di Cadice e un documentario inedito dedicato. Grazie alla collaborazione con il CIRDOC – Institut occitan de cultura e Ràdio Lenga d’Òc interverranno in diretta dalla sede della radio a Montpellier Mathieu Poitavin, Danielle Julien e Roland Pécout per raccontare la loro esperienza a Ostana.

E ancora il regista e produttore Tore Cubeddu descriverà l’esperienza della televisione sarda EjaTV ai tempi del Covid-19.