Come abbiamo bevuto in lockdown?

Tanto per sdrammatizzare rispetto al tema dell’isolamento al quale ci siamo dovuti sottoporre durante il lockdown, parliamo di una curiosità che si è trasformata in due indagini, una della European Association of Wine Economist e l’altra dell’Associazione Le Donne della Birra, e riguarda la domanda: come abbiamo bevuto in lockdown?

Interessanti si sono rivelati i trend relativi al canale d’acquisto: per la birra la grande distribuzione organizzata ha segnato un +7% in isolamento, mentre per il vino si osserva un -3%.

Altri dati sono quelli che riguardano gli acquisti online che fanno registrare un +40% tra i bevitori di birra e +3% tra quelli di vino, con questi ultimi che hanno soprattutto sfruttato le scorte, testimoniato dal +13% di chi è sceso in cantina senza comprare nuove bottiglie.

E passiamo alle domande che sono state rivolte ai consumatori. Vino in lockdown: il 32% ha affermato di aver bevuto più di prima della chiusura, il 45% ha bevuto la stessa quantità, il 23% ha bevuto di meno. Le occasioni in cui si è consumato il vino sono per il 12% durante gli incontri digitali, per il +9% da solo, con la famiglia +8%, con i colleghi -17%, con gli amici -72%. Per approvvigionarsi il 48% hanno scelto il supermercato, il 22% la cantina di casa, online 16%, dal produttore 14%, in enoteca 11%.

Per quanto riguarda la birra, il 32% dei consumatori ha dichiarato che ha bevuto più di prima, nella stessa quantità il 45%, ha bevuto di meno il 23%. I tipi di birra scelta sono per il 78% birre artigianali/microbirrifici italiani, per il 32% industriali, d’importazione il 25%. Per gli acquisti l’online la fa da padrone, con il 62% degli approvvigionamenti, il supermercato è stato scelto dal 43% degli utenti mentre il 16% si è ricolto a un beershop.