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Chiarimenti relativi all’erogazione del bonus mobilità

20 maggio 2020 | 15:28
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Chiarimenti relativi all’erogazione del bonus mobilità

Il decreto Rilancio prevede anche un bonus mobilità, un contributo destinato a chi compra biciclette, anche a pedalata assistita, e veicoli per la micromobilità elettrica come monopattini, hoverboard e segway, oppure per l’utilizzo dei servizi di sharing mobility.

Chiarite da una nota del ministero dei Trasporti  le modalità di erogazione del bonus mobilità previsto dal decreto Rilancio. Si tratta, come è già stato reso noto, di un contributo fino a 500 euro per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, e di veicoli per la micromobilità elettrica come monopattini, hoverboard e segway, oppure per l’utilizzo dei servizi di sharing mobility.

Il bonus coprirà fino al 60% della spesa sostenuta e spetta ai maggiorenni residenti nei capoluoghi di regione, nelle città metropolitane, nei capoluoghi di provincia oppure nei comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti. La sua validità è retroattiva, nel senso che potranno beneficiarne quanti, avendone i requisiti, abbiano fatto acquisti a partire dal 4 maggio 2020, giorno di inizio della Fase 2. Per ottenere il rimborso della spesa sostenuta si dovrà conservare il documento giustificativo di spesa, la fattura, e successivamente, quando sarà on line, accedere tramite credenziali SPID su un’applicazione web in via di predisposizione. In alternativa, il buono mobilità potrà essere fruito attraverso un buono spesa digitale.

Il dubbio relativo a questa misura è la palese discriminazione contenuta nella stessa, ossia il fatto che al bonus non possano accedere tutti i cittadini ma solo i residenti nei capoluoghi di regione, nelle città metropolitane, nei capoluoghi di provincia oppure nei comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti.

Comprensibile si voglia disincentivare l’utilizzo dell’auto favorendo l’uso di mezzi ambientalmente più compatibili, specie nelle grandi città dove il problema inquinamento è molto sentito, ma di fatto si vengono a creare cittadini di fascia A e cittadini di fascia B.