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Aree protette Alpi Marittime al lavoro per riaprire centri di visita e strutture

4 maggio 2020 | 16:06
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Aree protette Alpi Marittime al lavoro per riaprire centri di visita e strutture

Creato un tavolo di lavoro tra Ente, sindaci e operatori turistici per la Fase 2

Il presidente delle Aree Protette delle Alpi Marittime, Piermario Giordano, la scorsa settimana ha convocato in video conferenza i sindaci dei Parchi Alpi Marittime e Marguareis, i membri della Consulta per la promozione del territorio, i consiglieri dell’associazione Ecoturismo in Marittime, i gestori delle strutture dell’Ente per un confronto sugli interventi da programmare in vista della “riapertura” che segue il blocco imposto dall’emergenza Covid 19.

Gli interventi dei cinquanta partecipanti si sono sviluppati per oltre due ore e mezza. Molti i temi affrontati.

All’Ente di gestione delle Alpi Marittime è giunta la richiesta di aprire appena possibile le proprie strutture ricettive: Centro Uomini e Lupi, Museo civiltà della Segale, giardini botanici, centri visita, parcheggi e aree attrezzate…

Da lunedì 11, cominceremo con la riapertura degli uffici, anche se il personale non ha mai smesso di lavorare da casa, come anche guardiaparco e tecnici sul territorio. Subito dopo, seguendo le linee guida per la fruizione in sicurezza, renderemo accessibili i centri visita e le strutture di accoglienza nostre o affidateci in gestione, come il Centro Enel”, ha affermato il presidente.

All’incontro è intervenuto anche il vice presidente della Regione Piemonte Fabio Carosso, che ha ascoltato con attenzione le considerazioni e le richieste avanzate dagli operatori turistici e ha anticipato alcune delle misure del Piano Riparti Piemonte. Tra queste: fondi per i rifugi, bar e ristoranti per la messa in sicurezza delle strutture, semplificazione delle pratiche per l’ampliamento dei dehors esterni con esenzione per la parte nuova della tassa di occupazione del suolo pubblico.

L’urgenza assoluta per gli operatori è di ricevere al più presto indicazioni precise per aprire le varie strutture, dai campeggi ai rifugi, che necessitano di tempo per essere messe in condizione di accogliere i turisti dopo l’inverno. E ancora una volta, dagli imprenditori è stata evidenziata l’urgenza di risolvere il problema della copertura delle reti mobili e internet nelle valli. Nell’attuale situazione è difficilissimo gestire le prenotazioni e dare informazioni chiare e puntuali ai visitatori.

Nel suo intervento di chiusura, il presidente Giordano, ha assicurato che “Il Consiglio dell’Ente e gli amministratori locali faranno tesoro di quanto evidenziato dagli operatori turistici facendo ogni sforzo per sostenerli e accompagnarli verso la ripresa delle loro attività. Anche il personale del Parco sarà vicino al territorio perché è ben conscio del ruolo sociale che riveste, soprattutto in questa fase”.

“Usciremo – ha affermato – da questa situazione lavorando in sinergia, tutti insieme, senza lasciare indietro nessuno. Mi appello al coraggio, alla fantasia e alla professionalità degli operatori turistici perché in situazioni come questa bisogna avere il coraggio di osare quando tutti gli altri hanno paura. Gli imprenditori non saranno lasciati soli!”.

Per quanto riguarda l’accesso del pubblico agli uffici dell’Ente, il direttore Giuseppe Canavese ha comunicato che sarà regolamentato tramite appuntamento, direttamente con il personale o tramite centralino (tel. 0171 976800).