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Take away, Bongioanni chiede apertura immediata a Cirio

28 aprile 2020 | 10:24
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Take away, Bongioanni chiede apertura immediata a Cirio

“La invito a rivedere con estrema urgenza le sue posizioni anche nell’ottica di un messaggio di sostegno ad una minima ripresa economica e sociale verso  queste categorie produttive, a cui il Piemonte dovrà sempre dire grazie anche in termini di crescita turistica”

Nella giornata odierna (martedì 28 aprile), il Presidente della VI commissione Paolo Bongioanni ha richiesto al Presidente Cirio, con lettera allegata, l’apertura immediata del servizio take away.

Egregio Presidente,

In seguito ad una serie di messaggi  che ho ricevuto nella tarda serata di ieri, questa notte  e questa mattina da parte di imprenditori della ristorazione e di attività affini del cuneese e non solo,  che hanno manifestato enorme disagio, preoccupazione ed in alcuni casi  disperazione, a fronte di una sua dichiarazione ripresa tra l’altro dall’Ansa, che prevede di mantenere chiuso il servizio take-away presso le attività stesse, anche oltre il giorno 4 maggio, alla luce di un non specificato indirizzo dato da un comitato tecnico scientifico.

La invito a rivedere con ESTREMA URGENZA le sue posizioni anche nell’ottica di un messaggio di sostegno ad una minima ripresa economica e sociale verso  queste categorie produttive, a cui il Piemonte dovrà sempre dire grazie anche in termini di crescita turistica.
La situazione epidemiologico-sanitaria  del Piemonte è grave, e ne abbiamo tutti coscienza, ma anche noi vedremo la luce in fondo al tunnel, forse più in ritardo rispetto ad altri ma già oggi scorporando i dati delle RSA, vediamo che i nostri numeri non sono così lontani da altre regioni.
Non possiamo però essere noi i colpevoli della morte di un sistema produttivo al quale al momento oltre a parole non abbiamo dato altro. Non possiamo, inoltre, permettere che le misure restrittive per le riaperture siano scritte a tavolino da cattedratici, ignorando completamente il mondo reale senza considerare il confronto con le confederazioni della piccola media impresa, che, non mi stancherò mai di ripeterlo, sono la struttura portante dell’economia della nostra amata regione.

La invito pertanto a rettificare immediatamente il messaggio di ieri nell’attesa che la regione Piemonte attivi nel minor tempo possibile, con le poche risorse di cui dispone, interventi di sostegno a fondo perduto a favore delle piccole e medie imprese.  Certo che accoglierà questa richiesta Le porgo cordiali saluti e Le auguro buon lavoro.