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Sposi, commercianti e wedding planner ai tempi del coronavirus

22 aprile 2020 | 19:13
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Sposi, commercianti e wedding planner ai tempi del coronavirus
Erica e Diego

Come stanno affrontando questo momento di difficoltà le diverse categorie coinvolte

Cuneo. E’ cambiato tutto in questo periodo di emergenza sanitaria da coronavirus così anche i matrimoni.

Con le chiese chiuse e le disposizioni delle diocesi se ne riparlerà non prima dell’autunno. Nell’eventualità si possono celebrare riti civili con tutte le norme previste dal DPCM.

La maggior parte ha deciso di rinviare qualcuno direttamente al 2021. Un settore che coinvolge davvero una buona fetta di mercato partendo dai negozi che si occupano di liste nozze, ristoranti, agenzie di viaggio, fiorai, estetiste, parrucchiere.

E infine Erica e Diego che avrebbero dovuto sposarsi lo scorso 18 aprile: “Abbiamo atteso il nuovo decreto per capire come avremmo potuto modificare; poi ci siamo confrontati con il prete, la location e il catering e quindi la scelta è stata “obbligata” nonostante mi sia dispiaciuto molto

Abbiamo contattato alcune di queste categorie che operano nella Granda per capire come stanno affrontando questo momento di difficoltà.

Il wedding planner Pierpaolo Tabusso ci ha raccontato: “Io sono un organizzatore di eventi sempre disponibile per i miei sposi e soprattutto in questo periodo ho cercato sopratutto con le mie spose di essere un valido supporto per affrontare insieme questa situazione inaspettata e particolare, ho cercato di essere sempre veloce e pronto ai loro messaggi sms, alle e-mail e soprattutto ho cercato di creare degli appuntamenti con face time per farli sentire comunque nel mio studio. Insieme abbiamo cercato inizialmente date alternative nell’autunno per gli sposi 2020 e in un secondo tempo con l’evolversi della situazione di scegliere anche una data alternativa 2021. A ora circa 12 coppie hanno già deciso di scegliere definitivamente la data del 2021 per evitare di creare eventi con distanze prefisse e muniti di mascherine. Purtroppo quest’anno 2020 era un anno speciale per i miei matrimoni mi avevano scelto più di trenta coppie in splendide location del territorio, ma io sono dalla loro parte e capisco perfettamente il loro stato d’animo, quindi insieme abbiamo preso la decisione di rinviare per il loro bene e per quello dei loro invitati. Per ora non abbiamo ottenuto ancora nulla dallo Stato perché la nostra categoria non é stata contemplata nei piani, ho firmato insieme a mille persone in questi giorni una petizione da consegnare al sig. Conte per ribadire i nostri diritti. Io sono una persona da sempre ottimista quindi questo periodo negativo e difficile può essere un trampolino di lancio per nuovi eventi, in questi giorni ho deciso per essere presente e vicino ai miei e ai futuri sposi di postare sul social più visto dai giovani Instagram una foto al giorno dei miei eventi dedicando a loro parole speciali.”

Claudia Guida della Elektra E20, Wedding&Events planner ci confida che ad oggi il suo lavoro è “Modificato parecchio; cerco di portare avanti i contatti con gli sposi “nuovi” del 2021 attraverso skype o whatsapp in videochiamata, preferisco questo canale almeno avere il contatto visivo mettendoci la faccia. Per il 2020 è tutto un pò fermo si era nella fase scelta dei fornitori, ultimi preparativi e si è stoppato tutto. La scelta degli sposi è stata divisa tra chi ha optato per il rinvio nell’autunno, quelli dell’estate sono indecisi se rimandare per l’anno prossimo non vorrebbero trovarsi a far tutto di corsa, gli sposi di agosto e settembre per il momento aspettano di sapere questa fase 2 cosa sarà permesso. Se si desidera la maniera classica il mio consiglio è di rimandare perché ci saranno comunque ancora restrizioni tipo guanti e mascherine e davvero poca chiarezza. Chi non vuole spostare può comunque optare comunque per l’autunno/inverno. Il mio lavoro in questo momento è quello di rassicurare e consigliare i miei sposi che sono spaventati, vedono il loro sogno allontanarsi, li invito a mantenere la calma e vedere positivamente: è solo rimandato non annullato, non è dipeso dalla volontà di nessuno. La comodità di avere una wedding planner dal lato pratico in questo caso si rivela un vantaggio in quanto mi occupo personalmente di sentire fornitori e accordi presi in precedenza, valutare nuove date e gli sposi non hanno da pensare a questo aspetto. Da parte dello stato abbiamo avuto la possibilità di richiedere il contributo dei 600 € che è un un aiuto ma non la soluzione più appropriata, servono agevolazioni dal punto di vista contributivo e delle spese fisse che dovremo sostenere; il problema di base è che il settore eventi non è contemplato: serve soprattutto chiarezza.

Anche Giulia Olivero del salone “Tres Jolie” ci dice: “Ho avuto disdette di diverse spose e di conseguenza tutti i trattamenti che ci sono dietro a un giorno così importante e allo stesso modo in molti casi anche per il resto della famiglia niente acconciature per mamme, nonne, sorelle.”

Massimo Ambrosino titolare dello storico negozio di famiglia Ambrosino Collezione Casa: “Come negozio specializzato in lista nozze abbiamo accusato notevolmente il disagio economico provocato dal coronavirus perché il blocco delle attività è avvenuto proprio nel momento in cui le date di apertura delle liste nozze erano in avviamento. Oltre al danno economico siamo molto amareggiati per i nostri sposi che a causa della situazione di emergenza sanitaria saranno obbligati a spostare la data del matrimonio o ad annullarla. Speriamo in una ripresa della situazione e auguriamo a tutti di tornare al più presto alla normalità.”

Infine Erica e Diego che avrebbero dovuto sposarsi lo scorso 18 aprile; ironicamente hanno comunque improvvisato una prova generale con tanto di scambio di promesse, anelli rigorosamente di carta stagnola e lancio del bouquet documentato da video. “Abbiamo aspettato il nuovo decreto, poi ci siamo confrontati con il prete, la location e il catering e la scelta è stata, a malincuore, obbligata. Ci è dispiaciuto dover dire agli invitati “il matrimonio non s’ha da fare”. La possibilità era di sposarsi noi con il prete e un testimone a testa ma non era la nostra idea di matrimonio, per noi era troppo importante avere la famiglia e gli amici vicino, era inimmaginabile pensare a mascherine e senza loro vicini. Questo è quello che ci ha fatto scegliere di posticipare al 3 ottobre. A quel punto abbiamo comunicato a tutti il cambio di data anche se la certezza assoluta al momento ancora non c’è. Le famiglie ci sostengono, subito la delusione è stata tanta, viviamo già insieme, lo aspettavamo ed è normale anche la reazione. Sarà sicuramente ancora più grande come festa per la tanta voglia di stare insieme. Non sarà il coronavirus a fermarci: ce la faremo!”