Savigliano, la bella iniziativa di mamma Alessandra

29 aprile 2020 | 19:14
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Savigliano, la bella iniziativa di mamma Alessandra
Sacchetti con gli abiti in dono

Ha scelto, visto che i negozi per vestiti per bambini attualmente sono chiusi, di metter in dono fuori dal cancello di casa sua delle piccole sacchette con un mix di vestiti che non usano più i suoi bimbi

Savigliano. Alessandra è una mamma di Savigliano che ha scelto, visto che i negozi per vestiti per bambini attualmente sono chiusi, di metter in dono fuori dal cancello di casa sua delle piccole sacchette con un mix di vestiti (body, magliette, etc) che non usano più i suoi bimbi.

Come le è venuta l’idea? Ho due bimbi piccoli e quindi ho presente la rapidità con la quale cambiano taglia. Ho conservato dei vestiti per passarli ad amiche o donarli ad associazioni di volontariato ma visto il periodo, ho pensato che fosse più utile regalarli in questo momento che tenerli lì in attesa di essere consegnati. Inizialmente avevo pensato ad un baratto solidale con vestiti in cambio di un disegno da appendere al nostro portone, anche per dare un’idea più tangibile ai miei figli di quello che stavamo facendo. Poi ho pensato che al momento le famiglie sono già molto prese e soprattutto muoversi fino ad ora è difficile per cui avrei creato più disagio che altro e non ho proposto questa idea. Anche se dal 4/5 maggio magari si potrebbe mettere in atto vista la maggiore possibilità di spostamenti.”

La modalità è semplice: per evitare assembramenti legati alla scelta dei capi, ogni sacchetta avrà la taglia e il sesso segnata sopra e si potrà aprile a casa propria. Alessandra dentro ogni sacchetta mette un poco di tutto in modo da venire in contro a più famiglie e ovviamente secondo quello che ha a disposizione. La roba è lavata con Napisan e precisa che la famiglia non è in quarantena COVID.

Alessandra sottolinea: “Questa chiaramente è un’iniziativa per tamponare una situazione di difficoltà per cui richiedo di prendere una sacchetta a bambino: non pensiamo a fare scorte ma a cosa serve in questo momento. Ci tengo a precisare: i vestiti che metto in donazione servono per chi ne ha bisogno nell’immediato ad esempio chi ha appena partorito o chi deve partorire a giorni, non per il futuro.”

E’ la prima volta che fa “beneficenza” in questo senso?“No, non è la prima volta, in passato ho già devoluto dei vestiti e degli oggetti in beneficenza a comunità mamma bambino e associazioni accoglienza per migranti.”

In qualche modo i destinatari l’hanno ringraziata?“No ma non l’ho fatto per esser ringraziata, non mi aspetto nulla in tal senso, mi basta sapere che qualcuno che ne ha bisogno li abbia recuperati.”

E’ riuscita a fare in modo che non fossero sempre le stesse persone ad “avere”?“Metto fuori i sacchettini e avviso su Facebook, non ho idea di chi passa a recuperarli e purtroppo non riesco a “controllare”. Io lavoro e mio marito è a casa con i bambini, ci sarebbe difficile monitorare. Stiamo al buon cuore e alla correttezza delle persone. L’unica cosa che ho fatto per far sì che si potesse arrivare a più persone è di proporre dei sacchetti con una sorta di piccolo kit di abiti in modo da sopperire alla situazione. Ogni sacchetto ha una taglia contrassegnata e il sesso corrispondente.”

Alessandra ha iniziato dopo Pasqua ed ha donato già nove borse, continuerà a donare finché non riapriranno i negozi e naturalmente finché avrà vestiti da poter donare. Quello che le rimarrà lo devorrà ad una comunità mamma bambino. La modalità è sempre la stessa: la sera scrive sul suo profilo Facebook (Ale Carbonero) le taglie dei vestiti che metterà fuori il giorno successivo cosicché chi fosse interessato può controllare così da valutare se le taglie sono di propria necessità o meno, prima di recarsi effettivamente a prendere il pacchetto appeso alla staccionata del ponticello di casa, in viale IV novembre.

Prendendo spunto dal suo esempio due mamme l’hanno contattata per poter partecipare anche loro, una di queste ha intenzione di proporlo nel proprio paese mentre l’altra le lascerà la roba in quanto non abita in zona di passaggio.