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Nuovo test diagnostico per il covid-19

15 aprile 2020 | 14:41
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Nuovo test diagnostico per il covid-19

Tra una polemica e l’altra sui tamponi fortunatamente la ricerca procede e propone un nuovo test diagnostico che in soli 8 minuti darebbe la risposta relativa alla positività del paziente e non solo. La Regione lo prenderà in considerazione?

Mentre infuriano le polemiche relative ai tamponi, tra quelli non effettuati in seguito alla sparizione delle mail di segnalazione dei medici di base su pazienti sospettati positivi a quelli non effettuati nelle Rsa, tra botta e risposta di medici, politici, Unità di Crisi, sindacati dei camici bianchi, una notizia estremamente positiva e concreta è quella relativa alla disponibilità di un test veloce per il coronavirus, che dura meno di 8 minuti e si chiama “Covid19 Afs-1000”.

Il test in queste settimane è stato sperimentato in Italia dal Dipartimento Malattie infettive del Policlinico Universitario Tor Vergata diretto da Massimo Andreoni ed in particolare nei laboratori di Biochimica Clinica, diretti da Sergio Bernardini, dall’Istituto Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, dal Presidio Sanitario Casilino di proprietà di Medica Group.

Come funziona? E’ basato su un sistema immuno-cromatografico fluorescente per la ricerca specifica nel sangue di IgM e IgG con una precisione vicina al 100%. Inoltre, è in grado di analizzare da quanto tempo il coronavirus ha contagiato il paziente, se non è mai stato contagiato o è immunizzato. “Il test – spiega il presidente della Medical Group, Riccardo Starace – ha un tasso di errore praticamente pari a zero. Lo abbiamo testato in zone a rischio come Nerola con ottimi risultati. Serve ora un protocollo dal ministero per uniformare i test”.

Detto ciò confidiamo che la Regione Piemonte prenda visione di questo test che potrebbe risolvere i tanti problemi riscontrati nella gestione dei tamponi. Tra l’altro, nell’ultima videoconferenza dell’Unità di Crisi avevamo chiesto se fossero noti altri due test. Uno, quello definito il super tampone sviluppato da DiaSorin, è un innovativo test molecolare che consente di ridurre i tempi di identificazione del coronavirus dalle 6-7 ore abituali a 1 ora e presenta anche il vantaggio che il tampone rapido può essere esaminato nei laboratori diagnostici ospedalieri, evitando la necessità di inviare il campione da analizzare ad altri centri di riferimento esterni, consentendo così l’esecuzione del test nel luogo in cui si trova il paziente, con indubbi risparmio di tempo.

L’altro test segnalato arriva dalle Marche dove sono stati forniti a diverse aree della sanità esemplari delprodotto, il Rapid Test, iscritto al registro del ministero della Salute. Per eseguirlo bastano poche gocce di sangue della persona esaminata e il riscontro della positività o meno arriva in 5 minuti. Il kit del Rapid Test è in consegna alle prime strutture ospedaliere italiane e rappresenta la risposta alla necessità di effettuare uno screening di massa per l’individuazione dei pazienti asintomatici, il vero problema della diffusione del virus.

Per il test sviluppato da DiaSorin la risposta del nostro interlocutore mascherato dell’Unità di Crisi che, non essendosi presentato non siamo stati in grado di identificare, è stata che si tratta di un test molto valido. Del secondo non era a conoscenza. In ogni caso ci è stato detto che al momento la Regione ha puntato su altri test. Speriamo che alla luce delle novità segnalate e viste le continue difficoltà riscontrate prima con i tamponi e poi con i laboratori dove far eseguire il test, la Regione possa aprire i suoi orizzonti ad altre possibilità diagnostiche.