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Mascherine sì, ma grazie alle donazioni dei privati e imprese

17 aprile 2020 | 09:23
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Mascherine sì, ma grazie alle donazioni dei privati e imprese

Il consigliere regionale Grimaldi contesta la Lega e sottolinea che le mascherine per le quali la Commissione ha dato il via libera, verranno acquistate grazie alle donazioni di imprese e privati

Il Consiglio Regionale ieri ha dato il via libera al testo di legge che all’articolo 1 recita: “al fine di far fronte all’emergenza sanitaria in atto nella Regione Piemonte, connessa alla diffusione dei contagi da COVID-19, la Giunta regionale, ai sensi degli articoli 15 e 16 del decreto legge 17 marzo 2020, n.18 (Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per le famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19), è autorizzata all’acquisto e distribuzione di mascherine ad uso sociale per tutta la popolazione piemontese”.

“Purtroppo” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi – “la Lega non ha il senso dell’opportunità, continua a dire che va tutto bene e a confondere se stessa con la Regione. Le mascherine saranno acquistate attraverso le donazioni pervenute dalle imprese e dai privati per l’emergenza Covid, grazie al fatto che il Consiglio ha autorizzato una variazione di bilancio. Non è certo la Lega a regalare mascherine a tutti i piemontesi”.

“D’altra parte” – prosegue Grimaldi – “siamo abituati a un partito capace di dire tutto e il contrario di tutto: ‘apriamo, chiudiamo, riapriamo di nuovo’ a seconda del momento e dell’instant poll dettato da Salvini, pronto a imitare il modello Lombardo senza alcuna riflessione e a scaricare le colpe degli errori su chiunque. Quest’ultimo scivolone è la cifra del loro stile. Oltre alla gaffe, il numero di comunicati e di grafiche già pronte ci fa capire che questa campagna social e le mascherine stesse per loro, più che dal Covid, servono a coprirsi da una palese inadeguatezza. Le mascherine, invece, sono una cosa seria e avrebbero dovuto disporne innanzitutto e subito tutti coloro che lavorano là fuori per ognuno di noi. Ora vorremmo sapere dalla Giunta come verranno distribuiti i DPI, come intende spiegare alla popolazione il loro utilizzo e che tipo di dispositivi sono, come si sta muovendo per evitare il ‘caro mascherine’ nelle farmacie e non solo”.