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L’Inail riconosce come infortunio mortale il decesso per coronavirus

14 aprile 2020 | 16:12
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L’Inail riconosce come infortunio mortale il decesso per coronavirus

L’Inail Piemonte riconosce come infortunio mortale il decesso di un operatore sanitario a causa del coronavirus. Si tratta del primo caso in Piemonte e potrebbe aprire le porte anche ai casi analoghi che, purtroppo, si sono verificati nella nostra regione

E’ stato riconosciuto come infortunio mortale il caso un operatore sanitario deceduto per infezione da Covid-19. E’ quanto disposto dall’Inail in Piemonte  e l’annuncio è stato dato da Daniele Bais, direttore della sede Torino Nord dell’istituto. Completata l’istruttoria relativa, l’Inail ha costituito la rendita ai superstiti per quello che è il primo caso in Piemonte.

L’operatore sanitario deceduto lavorava in un ospedale di Torino ed è morto a marzo dopo essere stato sottoposto a un periodo di terapia intensiva. Per i familiari è stata costituita la rendita ai superstiti, che prevede l’erogazione di una prestazione economica che parte dal giorno successivo alla morte del lavoratore e, sempre da parte dell’Istituto, l’assegno per le spese funerarie. Sarà devoluta anche la prestazione economica una tantum prevista dal Fondo delle vittime di gravi infortuni sul lavoro, di cui possono beneficiare anche i lavoratori non assicurati con Inail.

Per il riconoscimento dell’infortunio, secondo quanto previsto dall’istituto, vale la semplice presunzione dell’origine professionale, vista l’elevata probabilità che la tipologia di lavoratori entri in contatto con il virus. “Per procedere speditamente all’accertamento – spiega Bais – è stata decisiva, per l’istruttoria, la collaborazione attenta e sollecita sia del datore di lavoro che dell’Asl competente. Tutti i soggetti e gli enti coinvolti hanno operato solidalmente come una squadra”.