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Le riflessioni di Ferruccio Fazio e la situazione sanitaria piemontese

28 aprile 2020 | 16:46
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Le riflessioni di Ferruccio Fazio e la situazione sanitaria piemontese

Ferruccio Fazio ha dichiarato che: “Penso che la curva in Piemonte stia seguendo più o meno lo stesso andamento di altre realtà. La situazione si sta normalizzando. I tamponi all’inizio non c’erano” e ha concluso la sua riflessione dicendo il Piemonte è peggiorato negli anni

“Penso che la curva in Piemonte stia seguendo più o meno lo stesso andamento di altre realtà. La situazione si sta normalizzando. I tamponi all’inizio non c’erano. C’erano in Veneto perché Zaia è andato in controtendenza rispetto alle indicazioni del governo”. Così Ferruccio Fazio, capo della task-force Regione Piemonte e già ministro della Salute, ai microfoni di Radio anch’io su Rai Radio 1.
“Negli anni passati non hanno preparato adeguatamente il territorio, non avevano i medici di base e le strutture territoriali dove intercettare il virus prima che arrivasse agli ospedali e questo ha creato uno stress negli ospedali – sostiene Fazio a proposito della situazione in Piemonte e Lombardia -. Il Piemonte è peggiorato negli anni. La Lombardia ha avuto da sempre un’ottima sanità in generale ma non territoriale. Il Veneto ha risposto bene perché ha buon territorio. Ci deve essere un circolo territorio-ospedale-territorio. Il Veneto è riuscito bene perché è riuscito a intercettare il virus sul territorio. E oltre a questo, ha fatto la politica dei tamponi”.

Valutazioni espresse con ragione di causa, vista la precedente esperienza avuta da Ferruccio Fazio come ministro della Salute nel governo Berlusconi. Bisognerebbe però valutare quanta parte abbiano avuto i tanti governi che si sono succeduti alla guida del Paese, oltre alle varie amministrazioni che hanno guidato il Piemonte con colori politici diversima tutte con sulle spalle pesanti tagli alla sanità, specie a quella territoriale costituita dalla medicina di base ma anche da presidi ospedalieri che garantivano un supporto importante alla popolazione e che sono stati via via trasformati in una sorta di poliambulatori. Per la provincia di Cuneo basta ricordare ospedali come quello di Saluzzo, che garantiva la copertura di un territorio molto vasto, così come Ceva con l’ostetricia – ginecologia d’eccellenza strutturata grazie al professor Tigellio Gargiulo, l’ospedale di Savigliano, un tempo polo d’eccellenza per specializzazioni come l’ostetricia e ginecologia con il professor Corrado Vucusa e l’ortopedia e traumatologia del professor Giacomo Massè così come Fossano, altro punto di riferimento per l’ortopedia grazie all’equipe del professor  Fabio Mohovich. Secondo Fazio il Piemonte è peggiorato negli anni. Sarà il caso di invertire questa tendenza, se l’emergenza coronavirus ha insegnato qualcosa.