Lavoro in agricoltura: è online la piattaforma di Coldiretti “Job in country”

16 aprile 2020 | 12:58
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Lavoro in agricoltura: è online la piattaforma di Coldiretti “Job in country”

In attesa di voucher agricoli semplificati e di accordi per l’arrivo di braccianti stranieri, al via il progetto Coldiretti per le aziende che vogliono assumere e per i cittadini in cerca di occupazione nei campi

Per combattere le difficoltà occupazionali, garantire le forniture alimentari e stabilizzare i prezzi e l’inflazione con lo svolgimento regolare delle campagne di raccolta in agricoltura, Coldiretti ha messo a punto “Job in Country”, piattaforma online di intermediazione della manodopera, autorizzata dal Ministero del Lavoro, che offre ad imprese agricole e lavoratori un luogo di incontro, prima virtuale e poi sul campo.

Job in Country si pone l’obiettivo di mettere in contatto i bisogni delle aziende agricole in cerca di manodopera con quelli dei cittadini che aspirino a nuove opportunità di inserimento lavorativo, in un quadro di assoluta trasparenza e legalità. L’attività è svolta direttamente nelle singole Province attraverso le Società di servizi delle Federazioni provinciali ed interprovinciali di Coldiretti, secondo un modello di capillare distribuzione sul territorio.

L’iniziativa è estesa a tutta la Penisola dopo il successo della fase sperimentale realizzata in Veneto, dove ha avuto un buon successo attirando diverse professionalità: dagli studenti universitari ai pensionati fino ai cassaintegrati, ma non mancano operai, blogger, responsabili marketing, laureati in storia dell’arte e tanti addetti del settore turistico in crisi, desiderosi di dare una mano agli agricoltori in difficoltà e salvare i raccolti. Il 60% ha fra i 20 e i 30 anni di età, il 30% ha fra i 40 e i 60 anni, il 10% ha più di 60 anni.

Il progetto – spiega Coldiretti Cuneo – è stato avviato in autonomia in attesa che dal Governo e dal Parlamento arrivi una radicale semplificazione del voucher agricolo che possa consentire a studenti, cassaintegrati e pensionati lo svolgimento dei lavori nelle campagne dove mancano i braccianti stranieri anche per effetto delle misure cautelative adottate a seguito dell’emergenza Coronavirus da alcuni Paesi europei, dalla Polonia alla Bulgaria fino alla Romania, con i quali occorre peraltro trovare accordi per realizzare dei corridoi verdi privilegiati per i lavoratori agricoli.

“Di fronte alle incertezze e ai pesanti ritardi che rischiano di compromettere la raccolta nelle nostre campagne – evidenzia Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – Jobincountry può essere uno strumento utile, senza però dimenticare la necessità di introdurre al più presto i voucher semplificati in agricoltura limitatamente a determinate categorie e al periodo dell’emergenza, continuando a lavorare anche ad accordi con le Ambasciate per favorire l’arrivo di lavoratori stranieri che, nel tempo, hanno acquisito spesso esperienze e professionalità alle quali ora è molto difficile rinunciare”.
Sul portale Job in Country, raggiungibile dal sito www.coldiretti.it: