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La violenza domestica si denuncia (anche) in farmacia

9 aprile 2020 | 10:45
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La violenza domestica si denuncia (anche) in farmacia

L’isolamento domestico per evitare i contagi può essere problematico per le donne che subiscono violenze in casa. Per tentare di dare la possibilità di denunciare i casi di violenza in modo anonimo nelle farmacie verranno distribuiti dei moduli prestampati. L’iniziativa è stata approvata dal Consiglio regionale che ha aderito alla proposta del capogruppo di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone

Moduli prestampati nelle farmacie per le donne che intendano denunciare casi di violenza domestica in tempo di coronavirus. E’ stato approvato in Consiglio regionale del Piemonte l’ordine del giorno “Mascherina 19” promosso dal Capogruppo di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone, scritto con il contributo dell’avv. Novella Ferrini, referente dell’Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime.

“In questo momento delicato – spiega il capogruppo Marrone – l’emergenza coronavirus costringe tutti a rimanere a casa, ma per una vittima di violenza domestica può essere un vero incubo. Denunciare quando si condivide lo stesso spazio e le uscite sono centellinate, infatti, diventa un’impresa pericolosa che si può pagare cara, così come il continuare a tacere. Dal momento che in queste settimane le chiamate ai numeri di soccorso si sono dimezzate, e recarsi in farmacia rientra tra gli spostamenti consentiti, abbiamo preso spunto dalla campagna, nata in Spagna, Mascarilla 19: promuovere in collaborazione con i farmacisti piemontesi una campagna di distribuzione di moduli prestampati che consentano alle vittime di violenza domestica di denunciare gli episodi in massima discrezione e sicurezza”.

“Non si poteva rimanere indifferenti davanti all’acuirsi dei casi di violenza nei confronti delle donne – dichiara l’Avv. Novella Ferrini -. Questa iniziativa permetterà a decine di donne di poter chiedere aiuto e trovare un’ancora di salvezza, anche durante la “quarantena da Coronavirus”. L’Odg Marrone ha ottenuto anche il sostegno del capogruppo di minoranza Mario Giaccone, nonché presidente torinese dell’Ordine dei Farmacisti, che ha chiesto accordi preventivi con le rappresentanze sindacali dei farmacisti.