ITIS Cuneo: non solo didattica alternativa ma anche solidarietà

5 aprile 2020 | 13:05
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ITIS Cuneo: non solo didattica alternativa ma anche solidarietà
ITIS Cuneo: non solo didattica alternativa ma anche solidarietà
ITIS Cuneo: non solo didattica alternativa ma anche solidarietà

Il dirigente scolastico: “studenti al centro della formazione. Al via corsi di pilates e ginnastica da fare in famiglia. Anche per l’emergenza ci stiamo muovendo per rispondere attivamente”.

Cuneo. Le modalità di insegnamento ai tempi del coronavirus sono cambiate parecchio, ma non solo in negativo: “L’emergenza ci è servita per testare uno strumento che, in periodi normali, sarebbe più difficile inserire nella normale didattica” – commenta Ivan Re, dirigente scolastico dell’ITIS Delpozzo di Cuneo.

“Gli insegnanti nel giro di poco tempo si sono riadattati alla didattica con strumenti nuovi: non solo novità tecnologiche ma anche modalità alternative come la lettura in testi e la condivisione il giorno seguente in aula. Gli studenti, con questo sistema, sono necessariamente più rsponsabilizzati, sono al centro dell’attività”

Della stessa opinione sono i rappresentanti d’Istituto: Alessia Arecco, Gioele Bernardi, Francesco Nicosia e Leonardo Viada:

Grazie a questa predisposizione è stato per noi semplice accedere alle diverse risorse che i professori quotidianamente hanno iniziato a condividere… Stiamo seguendo lezioni in videoconferenza, svolgendo esercitazioni e compiti: tutto dalle nostre scrivanie.

Ci manca però l’ambiente scolastico, il ritrovarsi tutte le mattine tra le mura scolastiche non solo per la didattica, ma per stare bene insieme. Stiamo scoprendo che, man mano, utilizzando gli strumenti forniti dall’istituto non solo possiamo relazionarci con docenti e staff scolastico, ma “trovarci” virtualmente per chiacchierare, studiare e condividere le piccole avventure domestiche che viviamo ogni giorno.

Le capacità che in queste settimane sono state apprese, da noi studenti e dai nostri insegnanti, rendono più divertenti e interattive le assegnazioni di compiti, attività di approfondimento e tutto quello che vuol dire vivere la scuola. Secondo noi potremo avvalercene anche in futuro, integrando il mondo dell’istruzione tradizionale con gli strumenti digitali che la tecnologia di oggi ci offre, accelerando notevolmente il percorso di innovazione che già stavamo seguendo”.

Essendo un istituto tecnico, la componente manuale di laboratorio come viene sostituita?

Ivan Re:“In funzione delle materie ci siamo attrezzati. Per informatica, ad esempio, il discorso è stato abbastanza semplice mentre per altre materie è un po’ più complesso. Ho suggerito agli insegnanti di proporre sei software online per fare “esperimenti”. Per esempio utilizziamo degli applicativi che simulano i circuiti elettrici come se uno lo si facesse direttamente sul campo. Abbiamo dedicato anche molto al tema della sicurezza su ogni indirizzo, utile per i ragazzi che si affacciano al mondo del lavoro”

Quali difficoltà si riscontrano? 

Ivan Re:“Ci sono state alcune difficoltà iniziali ma i docenti sono riusciti tempestivamente a superarle in autonomia, da casa. E’ stato un po’ difficile trattare il tema della valutazione, un tema complesso…”

Come si valuta il rendimento?

Ivan Re:“Abbiamo dato delle indicazioni e consigliato di utilizzare una valutazione di tipo formativo cioè il percorso con il quale il ragazzo è arrivato all’esito, con l’impegno e con l’interazione coi professori. Il tema è stato trattato anche con gli studenti stessi”.

Rappresentanti d’istituto: “Partecipazione e interazione sono fondamentali per poter imparare in questo momento di emergenza e la nostra valutazione si baserà proprio su questi parametri. E’ nostro compito prendere coscienza della situazione e impegnarci sempre di più per poter concludere l’anno arricchiti di nuove conoscenze ed esperienze formative (vissute dalle nostre camerette). Come detto in precedenza, la presenza quotidiana di assegnazioni interattive e coinvolgenti, in aggiunta alle lezioni frontali, ci aiuta nel vivere la scuola in modo innovativo e sempre nuovo”

Cosa fa l’ITIS per fronteggiare al coronavirus?

Ivan Re: “Stiamo lavorando su più fronti: abbiamo dato la disponibilità alle autorità competenti di produrre gel disinfettante grazie alla collaborazione con il dipartimento di chimica e abbiamo messo a disposizione le nostre stampanti in 3D qualora ci sia occorrenza. Inoltre il dipartimento di scienze motorie ha messo a disposizione lezioni a distanza per studenti e famiglie con il motto “Io resto a casa.. ma ci resto in-forma”.

Rappresentanti d’istituto: “Abbiamo realizzato inoltre su Graffitis, il nostro giornalinod’istituto, una nuova rubrica “corona-in-poltrona” e ogni giorno nuovi articoli e riflessioni ci permettono di capire come, compagni e amici, stanno vivendo questo periodo. Uno spazio molto bello per confrontarci.