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In Liguria riprendono le piccole attività

16 aprile 2020 | 09:48
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In Liguria riprendono le piccole attività

La Liguria da martedì scorso ha visto la riapertura di un certo numero di piccole attività, in linea con l’ultimo decreto governativo, a differenza di ciò che succede in Piemonte

Mentre in Piemonte, anche in base a una situazione epidemica ancora non sotto controllo, continua a vigere un regime di rigore per quanto riguarda la riapertura di determinate attività, vedasi librerie e cartolerie, in controtendenza rispetto a quanto enunciato dal premier Conte nello spostare al 3 maggio l’asticella della ripresa graduale, in Liguria, regione limitrofa alla nostra e di particolare interesse per i piemontesi che vi soggiornano o vi trascorrono le vacanze, la situazione è diversa. Da martedì scorso, 14 aprile, il presidente Toti, ha infatti autorizzato, in linea con le ultime direttive governative, la riapertura di attività, quali: giardinaggio, sia a scopo professionale che personale, coltivazione di piccoli terreni; manutenzione straordinaria e allestimento delle attività balneari e dei piccoli chioschi; attività dei cantieri nautici propedeutici alla consegna delle imbarcazioni già allestite; piccoli lavori di edilizia, sia privata che pubblica; controlli alle imbarcazioni da parte delle darsene.

Per quanto riguarda il comparto balneare, sul quale sono rimbalzate voci di diverso tenore, il governatore della Liguria ha detto che “sono autorizzate da parte dei proprietari o titolari delle concessioni demaniali le attività, isolate e non a contatto con il pubblico, di manutenzione ordinaria e allestimento degli stabilimenti o chioschi: si tratta di un punto fondamentale in una regione come la Liguria che ha nel settore balneare un’asse strategico per il turismo e quindi per l’economia”.

Dalla Liguria una ventata di ottimismo per quanto riguarda la stagione estiva anche se Toti ci tiene a ricordare che “Il fatto che autorizziamo queste specifiche attività comporta un’attenzione ancora maggiore nell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, nel rispetto delle regole sulle distanze di sicurezza e sulla profilassi, come il lavaggio delle mani, con una maggiore responsabilità da parte di tutti. La riapertura di queste attività, ben individuate, interessa un numero molto limitato di cittadini: per tutti gli altri è indispensabile continuare a rispettare rigorosamente le regole, rimanendo in casa”.