I redditi dei piemontesi falciati dall’emergenza

Se servisse un motivo per chiedere al governo nazionale e a quello regionale di rendere i più rapidi possibili gli interventi economici a sostegno delle famiglie, oltre che delle imprese e di tutti i comparti economici, naturalmente, basterebbe dare un’occhiata all’indagine condotta ad aprile per Facile.it da mUp Research e Norstat, dalla quale è emerso che in Piemonte sono oltre 890.000 le famiglie che hanno visto calare il proprio reddito a causa del Covid-19 e dal conseguente obbligo di quarantena.

Scendendo nel dettaglio dell’indagine, il 13%, pari a circa 185.000 nuclei familiari, ha visto sparire oltre il 50% del reddito familiare, mentre il 5%, che corrisponde a più di 72.000 famiglie, ha perso il 100% delle entrate. Dalla somma si ottiene un risultato molto preoccupante e cioè che più di 255.000 famiglie sono state costrette a rinunciare a una parte consistente del proprio reddito.

La conseguenza del calo dei redditi è la crisi che ha coinvolto molte famiglie piemontesi, il 17,9% delle quali ha dichiarato di trovarsi già oggi in una situazione di difficoltà economica. C’è poi un 24,3% di persone che per far fronte alla crisi ha provveduto a ridurre le spese alimentari. Sono molti, poi, i nuclei familiari in Piemonte che hanno fatto ricorso al bonus da 600 euro per autonomi e partite Iva, alla possibilità di sospendere il mutuo prima casa o ad altre misure introdotte dai decreti del Governo.

Sono cifre, numeri, dietro ai quali ci sono famiglie, anziani, bambini, persone che aspettano che diventino realtà le promesse sentite ormai troppe volte e cioè che nessuno verrà lasciato da solo in questa emergenza.