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I pipistrelli di Staffarda

3 aprile 2020 | 17:18
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I pipistrelli di Staffarda

Con la primavera sono tornati a Staffarda, nella splendida Abbazia, i pipistrelli esemplari di Vespertilio maggiore e Vespertilio minore

Non stiamo godendocela molto la primavera, “grazie” al coronavirus, ma anche quest’anno è arrivata e con lei i pipistrelli che sono tornati nell’abbazia di Staffarda, sito di interesse comunitario (Sic) e habitat di una delle più importanti colonie in Europa dei chirotteri. Ad accompagnare questo ritorno c’è una preoccupazione, che gli esperti giudicano immotivata, legata alla diffusione del Coronavirus nella quale questi mammiferi avrebbero potuto avere un ruolo.

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale di Roma (Ispra) ha redatto un testo per dare la corretta informazione del pubblico nel quale si legge, tra le altre cose, che “nessun Coronavirus potenzialmente dannoso per l’uomo è stato isolato in Italia o in Europa nei pipistrelli” e la prossimità di pipistrelli all’uomo, come ad esempio quella che si realizza in presenza di colonie di questi mammiferi in aree abitate, non pone rischi di trasmissione di SARS-CoV-2.
Meglio così perché, come ha dichiarato Mara Calvini, tecnico del Parco del Monviso: “Puntualmente, in questo periodo arrivano a Staffarda 1.200 femmine di due specie di chirotteri: sono esemplari di Vespertilio maggiore e Vespertilio minore”.