I contratti scaduti di Verduno

21 aprile 2020 | 15:13
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I contratti scaduti di Verduno

Contratti di sole tre settimane e così un gruppo di medici e infermieri lascia il Covid Hospital di Verduno. Un altro aspetto “curioso” per un ospedale la cui apertura è stata annunciata con molta enfasi

Mike Bongiorno nella sua celebre trasmissione televisiva “Rischiatutto” esclamava: “Fiato alle trombe, Turchetti!”. Ed è quello che è successo, più recentemente con l’ospedale di Verduno, con annunci enfatizzati per l’apertura anticipata dovuta alla necessità di operare a fianco delle strutture regionali fiaccate dall’emergenza covid-19. Ma dietro gli squilli di tromba virtuali la realtà è che a Verduno i sanitari chiamati con urgenza a lavorare nell’ospedale erano stati contrattualizzati per tre sole settimane, tant’è che oggi 6 medici e 5 infermieri stanno lasciando il posto di lavoro diretti altrove, essendo scaduti i contratti che li legavano a Verduno.

Questo fatto alquanto bizzarro fa il paio con l’allontanamento, in questo caso avvenuto dopo pochi giorni di lavoro, dei primari Ivo Casagranda e Giuseppe Cornara, richiamati dalla pensione ma rimessi a riposo a causa di “mancate coperture assicurative” come spiegato dall’assessore regionale Luigi Icardi.

Al momento al Covid Hospital di Verduno lavorano due anestesisti che facevano parte del gruppo di contrattualizzati a breve termine, ai quali è stato rinnovato l’incarico per sei mesi, così come è stato fatto per una quindicina di medici, neolaureati e specializzati. A questi si devono aggiungere altri 7 medici in pensione (e per loro la copertura assicurativa sussiste? E come mai non valeva per Casagranda e Cornara?) resisi disponibili per l’emergenza.

A Verduno continuano a essere inviati pazienti che hanno superato la fase critica della malattia e che necessitano di cure in un ambiente dedicato alla patologia per cui il personale sanitario, medici e infermieri, non è sufficiente, anche in vista della prossima offerta  di un’attività di riabilitazione, con servizi di fisiatria e fisioterapia specialmente per chi ha subito l’intubazione. E se la struttura regge al carico di lavoro lo si deve al lavoro di equipe che vedono la presenza di un medico esperto a cui sono affiancati due o tre sanitari più giovani, assistiti da qualche infermiere. In ogni caso si tratta di uno scenario ben diverso da quello che ci si sarebbe aspettato dagli annunci pre apertura di Verduno.