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Grande successo per il 25 Aprile virtuale di Carlin Petrini & C.

29 aprile 2020 | 09:26
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Grande successo per il 25 Aprile virtuale di Carlin Petrini & C.

Un 25 Aprile obbligatoriamente diverso ma reso importante da iniziative come quella che ha visto tra i promotori Carlin Petrini, 25 aprile 2020 #iorestolibera #iorestolibero, con una versione online delle celebrazioni che ha raccolto fondi a favore dei bisognosi

“È stato un 25 aprile importante che ha unito tutta l’Italia, da Nord a Sud, da chi ha vissuto quei giorni di 75 anni fa e ce li ha raccontati ai giovani che ne hanno raccolto il testimone e lo hanno fatto proprio. Una partecipazione spontanea che è andata oltre le aspettative e che ha contribuito a realizzare una grande giornata di libertà e solidarietà. Grazie a tutte le persone che hanno creduto nell’iniziativa 25 aprile 2020 #iorestolibera #iorestolibero e che si sono date da fare per la sua riuscita, a tutti quelli che hanno arricchito la grande piazza virtuale e grazie per la straordinaria mobilitazione degli italiani nel donare il proprio contributo per le persone che in questo momento vivono in grave difficoltà economica”. Questo quanto dichiarato da Carlin Petrini,tra i promotori dell’iniziativa, nel ringraziare le oltre 10 mila persone che hanno donato, a oggi, oltre 440mila euro, le circa 20mila donne e uomini che hanno sottoscritto l’appello e gli oltre 750mila spettatori che sabato alle 14.30 hanno seguito on-line attraverso varie piattaforme la più grande giornata di liberazione dal dopoguerra. A questi si aggiungono tutti coloro che hanno assistito all’evento tramite altri canali social che hanno rilanciato l’iniziativa e chi ha visto nei giorni successivi il video.

Una raccolta fondi dalla grande partecipazione popolare, che ha superato l’iniziale obiettivo di 300 mila euro, ricevendo alcuni contributi importanti e tante piccole donazioni, ognuno secondo le proprie possibilità, e che sarà ancora aperta fino al 30 aprile sulla piattaforma di crowdfunding GoFundMe Al netto dei costi vivi della piattaforma e della realizzazione del video trasmesso sabato, Caritas e Croce rossa riceveranno circa 220 mila euro ciascuna, fondi indirizzati a chi è al di fuori di ogni aiuto istituzionale e non ha altro sostegno se non quello della rete del volontariato presente in tutta Italia, i fondi saranno destinati a fornire un tetto e un pasto ai più bisognosi.

La maratona di solidarietà, avviata il 7 aprile, è stata supportata dal sostegno di 20 mila persone che hanno firmato l’appello a celebrare tutti insieme una rinnovata libertà e a impegnarsi, una volta passata la crisi, a ricostruire un mondo più giusto, più equo, più sostenibile. Tante le testimonianze sui social di personaggi dello spettacolo, della società civile e della cultura, che hanno contribuito a far volare gli hashtag #iorestolibera #iorestolibero tra le tendenze di Twitter, i tag di Instagram e le visualizzazioni di Facebook.

Culmine dell’iniziativa è stata la grande piazza virtuale organizzata nel primo pomeriggio del 25 aprile con oltre 750mila persone che hanno seguito lo streaming sulle varie piattaforme. Trenta minuti con le testimonianze di Carla Federica Nespolo, presidente nazionale Anpi, Maria Lisa Cinciari Rodano, staffetta partigiana e già parlamentare italiana ed europea, e l’attivista per la lotta alla crisi climatica e per la giustizia sociale, Sara Diena. Introdotte da un toccante Inno di Mameli cantato da Tosca e presentate da Lella Costa, le tre donne hanno tessuto un ideale filo della memoria e dell’impegno, per non dimenticare il 75° anniversario della Liberazione dal nazifascimo e ricordarci che non possiamo semplicemente ritornare alla normalità che vivevamo prima, perché questa era fatta di disuguaglianze e di sfruttamento, degli uomini e delle risorse della Terra. Lo streaming si è concluso alle 15 con il Bella ciao interpretato da Bandakadabra e Orchestra alta felicità con la voce di Saba Anglana, passando il testimone all’iniziativa dell’Anpi che ha visto la canzone partigiana per eccellenza cantata dai balconi di tutta Italia.

E tutto questo con buona pace di alcuni sindaci che, dimenticando il ruolo istituzionale rivestito, avevano criticato l’iniziativa di Carlin Petrini.