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Google in soccorso delle testate digitali locali

16 aprile 2020 | 08:58
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Google in soccorso delle testate digitali locali

Google riconosce l’importanza del lavoro che le piccole testate locali svolgono quotidianamente offrendo un giornalismo puntuale e mette a disposizione un fondo di emergenza per sostenerle durante questa pandemia

L’ANSO, l’Associazione Nazionale Stampa Online ha comunicato ai suoi associati la possibilità di accedere al fondo di emergenza per le piccole e medie testate digitali che è stato messo a disposizione da Google attraverso il progetto Google News Initiative (GNI), per sostenere quanti fanno informazione digitale per le loro piccole comunità.

Il fondo è aperto a organizzazioni giornalistiche locali di piccole e medie dimensioni con una presenza digitale e la dimensione della redazione deve essere compresa tra 2 e 100 giornalisti. La presentazione delle domande è partita da ieri, 15 aprile e durerà fino al prossimo 29 aprile.

“È un’ottima notizia per quanti, non potendo utilizzare strumenti di altra natura, si trovano ad affrontare una situazione che da emergenza sanitaria si sta trasformando in emergenza economica – osserva il presidente di ANSO, Marco Giovannelli -. È anche il riconoscimento da parte di un colosso del digitale quale è Google, dell’importante lavoro che le piccole testate locali svolgono quotidianamente offrendo un giornalismo puntuale; l’informazione di qualità, come si legge nella stessa nota di Google, oggi conta più che mai: produce notizie originali per comunità locali specifiche ed è in grado di fare la differenza quando si tratta di combattere le fake news con notizie vere. Le testate in questo periodo non hanno smesso di fornire i propri servizi con la consapevolezza di essere un settore strategico per il Paese – prosegue il presidente di ANSO -. Le nostre aziende editoriali sono un po’ come le Pmi della manifattura: piccole imprese composte da giornalisti, tecnici, grafici, personale amministrativo e addetti alla vendita di servizi. La fonte maggiore dei nostri ricavi proviene dalla pubblicità e con l’arrivo della pandemia tutto il mercato si è fermato. Malgrado questo abbiamo continuato e continuiamo a lavorare”.