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Gesto solidale per i pediatri di Cuneo e paesi limitrofi

3 aprile 2020 | 17:42
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Gesto solidale per i pediatri di Cuneo e paesi limitrofi

Termoambiente di Borgo San Dalmazzo, l’agenzia Axa Assicurazioni di Alberto Guastoni e Isoardi Boutique di Cuneo hanno donato dispositivi medici ai pediatri che operano nel capoluogo e nei paesi vicini

Ancora un gesto solidale che va a compensare una delle tante falle che continuano a sussistere nella dura battaglia contro il coronavirus. Sono ormai quotidiane le segnalazioni della carenza di mascherine, camici monouso, occhiali che, arrivando con grave ritardo all’Asl, di conseguenza vengono consegnati con altrettanto ritardo a chi ne ha invece bisogno estremo e immediato. Così, in questi giorni ci hanno pensato la ditta Termoambiente di Borgo San Dalmazzo, l’agenzia Axa Assicurazioni di Alberto Guastoni e da Isoardi Boutique di Cuneo a tamponare in qualche modo la situazione donando i dispositivi ai pediatri di libera scelta che operano a Cuneo e nei paesi limitrofi.

Il dr. Giulio Michele Barbero, segretario regionale della Fimp (Federazione Italiana Medici Pediatri) piemontese e medico con ambulatorio a Caraglio ha commentato così l’iniziativa “Proteggere un pediatra, soprattutto se lavora sul territorio, significa evitare che egli si ammali, che contagi i propri piccoli pazienti e i loro accompagnatori, e che debba curarsi, non potendosi più prendere cura dei bambini. Evenienza, quest’ultima, che nessuno può permettersi in questo momento di grave difficoltà”.

Anche se il coronavirus sembra colpire in maniera più lieve i bambini è importante considerare che ci sono stati, purtroppo, anche casi gravi, in particolare tra i neonati e i piccoli in età prescolare. E quindi necessario che i bambini siano protetti e tutelati, senza dimenticare, inoltre, che essi possono veicolare l’infezione agli adulti, compresi i pediatri.

“La pediatria del territorio – spiega il dr. Barbero – ha, quindi, adottato sin dall’inizio dell’emergenza quanto previsto dalle disposizioni nazionali, regionali e dalle aziende sanitarie, talvolta anticipandole”.