Diritto di escavazione |
Ambiente
/
Regione Piemonte
/

Differiti i diritti di escavazione

10 aprile 2020 | 14:27
Share0
Differiti i diritti di escavazione

Anche la programmazione delle attività estrattive nella Regione Piemonte subiscono delle modifiche a causa dell’emergenza in corso. La Terza commissione in Consiglio regionale ha infatti espresso parere favorevole a maggioranza sul provvedimento della Giunta con le disposizioni per il differimento, per l’anno 2020, degli adempimenti relativi all’onere per il diritto di escavazione.

L’emergenza Covid 19 impone modifiche anche alla programmazione delle attività estrattive nella Regione Piemonte. La Terza commissione, presieduta da Claudio Leone, ha infatti espresso parere favorevole a maggioranza sul provvedimento della Giunta con le disposizioni per il differimento, per l’anno 2020, degli adempimenti relativi all’onere per il diritto di escavazione. I titolari di autorizzazione di cave e miniere – ha spiegato l’assessore Andrea Tronzano – devono versare annualmente un onere per il diritto di escavazione calcolato in base al volume di materiale estratto.

Il versamento può avvenire un’unica soluzione, con scadenza al 30 aprile, oppure in due soluzioni di pari importo, con scadenze al 30 aprile e al 31 ottobre.

Con l’intero settore inattivo per via dell’emergenza epidemiologica, viene pertanto deciso il differimento al 30 settembre 2020 dei termini di presentazione della dichiarazione della quantificazione dei volumi estratti nell’anno precedente e del versamento della prima scadenza dell’onere.

Prima della votazione, sono intervenuti per chiedere delucidazioni, i consiglieri Domenico Rossi e Maurizio Marello (Pd), Sean Sacco e Ivano Martinetti (M5s) e Carlo Riva Vercellotti (Fi).