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Coronavirus, la Ue dice sì a Conte: si lavora per il Recovery Fund

23 aprile 2020 | 21:15
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Coronavirus, la Ue dice sì a Conte: si lavora per il Recovery Fund

Dovrebbe essere pari a 1.500 miliardi e dovrebbe garantire trasferimenti a fondo perduto ai Paesi membri

Roma. Il premier Giuseppe Conte è tornato a parlare agli italiani in diretta da Palazzo Chigi al termine del Consiglio Europeo che si è concluso nel tardo pomeriggio. «La Commissione – ha detto Conte – lavorerà in questi giorni per presentare già il prossimo 6 maggio un “Recovery Fund” che dovrà essere di ampiezza adeguata e dovrà consentire soprattutto ai Paesi più colpiti di proteggere il proprio tessuto socio-economico».

«Per reagire a questa crisi ed emergenza sanitaria, economica e sociale, tutti i ventisette paesi hanno accettato di introdurre uno strumento innovativo. Si tratta di un fondo per la ripresa con titoli comuni europei che andrà a finanziare tutti i paesi più colpiti, non solo l’Italia – ha spiegato il Premier nel corso della breve conferenza stampa- . È uno strumento urgente, assolutamente necessario, l’Italia è in prima fila a chiederlo. La nostra iniziativa è stata molto importante perché uno strumento del genere era assolutamente impensabile fino ad adesso, è un nuovo strumento che si aggiungerà a quelli già varati e renderà la riposta europea molto più solida, più coordinata ed efficace».

Fase 2 e confronto con l’Europa. Sono questi i temi dei quali si discute in queste ore. Stando a quanto si apprende nel corso del Consiglio Europeo, il presidente del Consiglio dei Ministri avrebbe dichiarato: «L’ammontare del Recovery Fund dovrebbe essere pari a 1.500 miliardi e dovrebbe garantire trasferimenti a fondo perduto ai Paesi membri. I trasferimenti a fondo perduto sono essenziali per preservare i mercati nazionali, parità di condizioni, e per assicurare una risposta simmetrica a uno shock simmetrico».