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Azioni comuni a favore del turismo piemontese e ligure

26 aprile 2020 | 17:31
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Azioni comuni a favore del turismo piemontese e ligure

Quest’anno, complice il coronavirus, riscopreremo le bellezze turistiche del nostro Paese e per contrastare la crisi del settore stanno nascendo iniziative comuni, come quelle messe in atto da Piemonte e Liguria

Il turismo sicuramente sarà uno dei settori più colpiti dalla crisi conseguente al coronavirus e allora iniziano a nascere iniziative comuni per tentare di arginare il tracollo economico. E’ il caso di Piemonte e Liguria alleate per un reciproco sostegno nel turismo.

Crisi sì, ma bisogna anche pensare che questa estate dovremo, volenti o nolenti, privilegiare i luoghi di villeggiatura della nostra bellissima Italia, che magari impareremo ad amare un po’ di più sotto questo profilo. Dal mare della Riviera ligure alle montagne piemontesi nascono progetti comuni nel solco tracciato, nel novembre scorso ad Alba, nel cuore delle Langhe, dove gli assessori delle tre Regioni del nord-ovest – con Liguria e Piemonte c’era anche la Valle d’Aosta – hanno firmato un accordo di collaborazione per la promozione turistica, con progetti comuni.

Un’iniziativa accomuna il consorzio della Via Lattea, sulle montagne olimpiche torinesi che hanno il cuore in Sestriere e Pragelato, e il Consorzio Liguria Together, oltre 50 operatori La Spezia a Imperia, quindi sull’intero arco da est a ovest Riviera.

Tra Liguria e Piemonte lo scambio di presenze turistiche è abituale, le limitazioni imposte dal Coronavirus probabilmente torneranno a fare crescere questo turismo di prossimità,“che avrà nelle seconde case una corsia preferenziale”,osserva Massimo Bonetti, presidente del Consorzio Turistico Via Lattea.Il turismo si è trovato, all’improvviso, a dover affrontare una profonda crisi – spiega – generata dall’emergenza sanitaria che ha colpito tutto il mondo. Ora dobbiamo ripartire confrontandoci anche con altre realtà per delineare strategie di ripresa condivise che possano incontrare il favore dei turisti, rassicurandoli al tempo stesso. Ci sarà da lavorare molto per sostenere, e riattivare, tutto quello che ruota attorno alla ricettività alberghiera, residenziale, ristorazione, esercizi commerciali, attività di intrattenimento ed eventi. Gli operatori turistici dei due territori si mettono dunque al lavoro per ottenere dati possibili in maniera incrociata”.

Per la Riviera Ligure l’alta stagione è l’estate, da giugno in poi – ma molti stabilimenti balneari in anni normali aprile già il 25 aprile – per le montagne soprattutto l’inverno, quando parte la stagione dello sci. Ma in tempi di grave difficoltà, l’obiettivo è anche di cercare in vita l’attività anche nella bassa stagione.“Appena possibile – conclude Bonetticercheremo di rimettere mano al progetto iniziale di promozione e collaborazione in ambito turistico attraverso un interscambio di voucher, buoni sconto, per un pacchetto di soggiorno tra le località con relativo elenco delle strutture aderenti alla promozione”.