Arci Bra Uni-tre ha sospeso da subito tutte le sue attività sociali

27 aprile 2020 | 15:17
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Arci Bra Uni-tre ha sospeso da subito tutte le sue attività sociali

Clara Arnaldi responsabile dell’Arci Bra “ sono sicura che troveremo modalità diverse, innovative, per ritornare a imparare, crescere e divertirci insieme. Le risorse più grandi ed importanti della nostra organizzazione sono proprio l’amicizia e la solidarietà di voi tutti.”

Il Covid19 ha cancellato come un colpo di spugna la nostra vita sociale, tutte le nostre abitudini e le nostre convinzioni.

Quando si esce in strada ci si guarda a distanza, a volte con diffidenza.Il prossimo è visto come un possibile untore; dagli occhi di amici e conoscenti trapela la paura e lafrustrazione di non potersi neppure stringere la mano. Questo è un dramma sanitario, economico, ma anche umano.

L’Arci Bra Uni-tre che è nata per promuovere socialità e cultura con grande senso di sacrificio, ma anche di responsabilità e senso civico, ha sospeso da subito tutte le sue attività sociali.

Oggi, a distanza di un mese e mezzo dalla chiusura, ci rendiamo conto che non si potrà ricominciare presto e soprattutto che non sarà tutto come prima. Sappiamo però che possiamo contare su una ricchissima rete di amici, le persone iscritte ai nostri corsi, la fittissima rete di volontari e tutti coloro che frequentano le nostre Università della terza età ovunque presenti sul territorio. Siamo stati costretti a interrompere tutte le nostre attività in fretta, senza nemmeno la possibilità salutarci davvero. “Allora affido ai giornali il mio saluto a voi tutti, cari amici “ dice Clara Arnaldi responsabile dell’Arci Bra “ sono sicura che troveremo modalità diverse, innovative, per ritornare a imparare, crescere e divertirci insieme. Le risorse più grandi ed importanti della nostra organizzazione sono proprio l’amicizia e la solidarietà di voi tutti.”

Ricordando le parole di Ezio Bianchi, priore di Bose: «Quello a cui siamo chiamati oggi per superare la crisi sociale in cui ci troviamo  è tornare a promuovere la cultura del dono a partire dalle dimensioni etica e morale. Un dono che sia offerta della nostra presenza alla società, capace di innestare cammini verso una migliore convivenza e una maggiore umanizzazione».

Solo partendo dalla solidarietà di tutti, dalla voglia di tornare a lavorare insieme e a condividere cultura e valori il nostro territorio e l’Italia tutta potrà rinascere.

Noi ci siamo, per ora seguiteci sui social o, se avete idee e proposte chiamateci così saremo pronti a ripartire insieme.