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Approvato il decreto scuola

6 aprile 2020 | 15:31
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Approvato il decreto scuola

Approvato dal Consiglio dei ministri il “decreto scuola” che stabilisce le linee guida per la conclusione di questo travagliato anno scolastico

Oggi il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto scuola che contiene le misure previste per concludere l’anno scolastico. Da quanto circolato, in attesa di conoscere il testo del decreto, sono due gli scenari che sono stati previsti: nel caso le lezioni in aula riprendano, oppure che gli studenti continuino con lo studio a distanza, senza più tornare a scuola.

Vista la situazione creatasi a causa dell’emergenza covid-19, è previsto che tutti gli studenti verranno ammessi all’anno successivo, compresi coloro che nel primo quadrimestre avevano delle insufficienze. In ogni caso, come dichiarato dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, “non ci sarà nessun 6 politico” nel senso che i ragazzi saranno valutati con voti finali che corrisponderanno all’impegno dimostrato sia durante il normale svolgimento delle lezioni in aula e sia in questa fase di studio a distanza.

Per quanto riguarda la maturità, tutto dipende dal fatto che si rientri in aula entro il 18 maggio, il che consentirebbe di avere ancora quattro settimane di lezioni “regolari”. In quel caso l’esame presenterebbe delle differenze rispetto a quello che conosciamo, dato che il 17 giugno si partirebbe con il tema di italiano, che sarebbe una prova nazionale uguale per tutti. La seconda prova scritta, invece, “non sarà a carattere nazionale, ma predisposta dalla singola commissione di esame affinché sia aderente alle attività didattiche svolte nel corso dell’anno scolastico”.

Per quanto riguarda le commissioni d’esame, il decreto del governo stabilisce che siano composte dai professori interni e da un presidente esterno. Il compito di scegliere l’argomento della seconda prova scritta viene quindi demandato ai docenti interni in virtù della loro conoscenza della classe e del programma che è stato svolto.  A fine giugno, poi,  si partirà con la prova orale.

Per quanto concerne invece l’esame di terza media, nella bozza si legge che “è prevista l’eliminazione di una o più prove rimodulando le modalità di attribuzione del voto finale” quindi una versione comprensibilmente facilitata della prova d’esame