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La sanificazione ambientale in tempo di virus

13 marzo 2020 | 12:00
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La sanificazione ambientale in tempo di virus

In questo periodo di grande emergenza dovuta alla diffusione del coronavirus Covid-19, abbiamo sentito spesso parlare di sanificazione degli ambienti. E’ un operazione che è stata effettuata nelle scuole, prima che la loro chiusura venisse protratta ulteriormente, in molti uffici e negli ambienti in cui si trovano a operare diverse persone. Ne abbiamo parlato con un esperto del settore

In questo periodo di grande emergenza dovuta alla diffusione del coronavirus Covid-19, abbiamo sentito spesso parlare di sanificazione degli ambienti. E’ un operazione che è stata effettuata nelle scuole, prima che la loro chiusura venisse protratta ulteriormente, in molti uffici e negli ambienti in cui si trovano a operare diverse persone. Ne abbiamo voluto parlare con Agostino Dotta, medico veterinario che ha studiato le varie caratteristiche dell’ozono e le possibilità di utilizzo in svariati campi. Dotta è diventato esperto di questo settore grazie ad anni di lavoro pratico sull’utilizzo dell’O3 per la detossificazione delle derrate alimentari e per il suo utilizzo nella conservazione di frutta e verdura.

Dottor Dotta, in questi giorni si è sentito spesso parlare di sanificazione, cosa indica precisamente questo termine?

“Per sanificazione si intende il trattamento con mezzi chimici o fisici di un ambiente o di un materiale per renderlo libero da contaminanti siano essi chimici o biologici”.

Quali sono i trattamenti possibili?

“Sono principalmente, parlando di sanificazione da agenti biologici (batteri e/o virus) trattamenti con principi chimici (cloro, ammoni quaternari …) diffusi o spruzzati nell’ambiente o utilizzati per la pulizia delle superfici”.

Quali sono le caratteristiche dell’ozono che lo rendono un’efficace alternativa ad altre sostanze impiegate a questo scopo?

“Sono molte e non trascurabili, in primo luogo il fatto che l’ozono è stato riconosciuto dal Ministero della Sanità ( protocollo 24482 del 31/07/1996 ) quale: ”presidio naturale per la sterilizzazione degli ambienti contaminati” come tale agisce senza fenomeni di inquinamento secondario sempre presenti in modo più o meno marcato laddove ci sia l’utilizzo di prodotti chimici . L’ozono, invece, essendo la formula allotropica dell’ossigeno (O3) ritorna in breve tempo alla sua configurazione naturale (O2) cioè  l’ossigeno. Inoltre, essendo un gas, permette una sanificazione ottimale perché raggiunge anche i punti più remoti degli ambienti ( fessure, spazi dietro i mobili…) che non sarebbero altrimenti oggetto di pulizia. Effetti secondari e positivi della sanificazione con ozono, ma non per questo meno importanti, sono la deodorazione e l’inattivazione degli allergeni”.

Come si esegue praticamente una sanificazione con ozono?

“Per l’operazione si utilizzano generatori  di O3 che sono esteticamente simili ad un condizionatore portatile  e che producono l’ozono che viene diffuso nell’ambiente da un ventilatore montato a bordo della macchina con tempi e quantitativi  basati sul volume dell’ambiente da trattare . A titolo di esempio una camera di medie dimensioni richiede, a seconda della potenza del generatore utilizzato, da 5 a 20 minuti di trattamento dopo di che basta la semplice aerazione del locale per poter tornare ad utilizzarlo”.

Qual è il meccanismo di azione dell’ozono?

“L’ozono è un gas con forte potere ossidante (potenziale redox + 2,070v) vale a dire ha la capacità di rompere i legami più deboli delle molecole distruggendo cosi le membrane cellulari e le superfici dei virus”.