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Il Parco del Monviso impegnato da vent’anni nel Progetto Migrans

20 marzo 2020 | 12:27
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Il Parco del Monviso impegnato da vent’anni nel Progetto Migrans

È stato recentemente distribuito il numero 44 della rivista InfoMigrans, bollettino semestrale di informazione del Progetto Migrans e sulla migrazione dei rapaci in Italia.

Avviato negli anni Novanta del Novecento, il progetto è coordinato dall’Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime e mette in rete trentadue punti di osservazione distribuiti in tutta Italia; lo scopo è monitorare il passaggio dei rapaci migratori e di valutare la consistenza delle loro popolazioni nel tempo.

Il Parco del Monviso prende parte a questa attività di monitoraggio dal 2001: il sito di osservazione è il Bric Lombatera, altura in valle Po, nel territorio di Paesana a poca distanza da Pian Munè. Nel corso degli anni sono stati osservati in totale quasi 80.000 esemplari di rapaci migratori, con una netta prevalenza del Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), specie target delle osservazioni, che intraprende un affascinante viaggio attraverso il Mediterraneo lungo le rotte di Gibilterra e dello Stretto di Messina fino a sud del Sahara.

Il 2019 ha registrato il passaggio complessivo di 4.461 esemplari, appartenenti a nove diverse specie: come di consueto, il Falco pecchiaiolo è la specie per la quale è stato contato il maggior numero di individui, 4.349. Tra le altre specie osservate merita citare il Biancone, il Nibbio bruno, il Falco di palude, l’Albanella reale, la Poiana, lo Sparviere, l’Astore e il  Lodolaio. Di particolare interesse il passaggio di un individuo di Cicogna nera il 23 agosto.

«Da ormai quasi vent’anni il Parco del Monviso collabora con convinzione al Progetto Migrans: – sottolinea il Presidente, Gianfranco Marengo – allestire ogni anno, tra agosto e settembre, il campo di osservazione è un grande impegno per i nostri guardiaparco, ripagato dalla consapevolezza dell’importante obiettivo dei monitoraggi. Il progetto è, inoltre, un bellissimo esempio di collaborazione tra enti ma soprattutto un consolidato appuntamento di “citizen science”, dal momento che ogni anno sono numerosissimi i volontari e gli appassionati birdwatchers che affiancano e coadiuvano il personale del Parco nelle osservazioni. A tutti loro va il nostro più sincero ringraziamento per il prezioso contributo». 

Dalle osservazioni, si legge nel bollettino, emerge come su larga scala gli ecosistemi idonei per la vita delle specie migratorie di rapaci siano in buona salute a livello italiano ed europeo. Una buona notizia, purtroppo in parte controbilanciata in negativo dal permanere di zone sulle coste del Mediterraneo in cui il bracconaggio di questi animali è tuttora praticato senza un reale controllo da parte delle autorità.

Per saperne di più

Il Progetto Migrans

Questo progetto, avviato fin dai primi anni ‘90 del secolo scorso, comprende una rete di punti di osservazione distribuiti in tutta Italia ed è stato sviluppato con lo scopo di monitorare il passaggio dei rapaci migratori e di valutare la consistenza delle loro popolazioni nel tempo. Dal 2001, il Bric Lombatera è uno dei siti inclusi in questa rete di monitoraggio, grazie al contributo organizzativo del Parco del Monviso che ogni anno allestisce un campo di osservazione tra i mesi di agosto-settembre, periodo in cui è massimo il passaggio della specie più abbondante: il falco pecchiaiolo. Il personale del Parco e i volontari che partecipano al Progetto osservano regolarmente anche numerose altre specie di rapaci, come bianconi, nibbi bruni, albanelle.

Il sito di Bric Lombatera

A pochi passi da Pian Muné, sulle alture di Paesana si raggiunge facilmente la cima del Bric Lombatera (1.384 m), dalla quale si ammira un vasto panorama su tutta la bassa Valle Po e il Monviso. Questo sito è frequentato fin dall’Età del Ferro (I millennio A.C.), periodo a cui risalgono le incisioni rupestri presenti in quest’area. Mentre gli antichi abitanti di queste valli probabilmente utilizzavano questo punto panoramico per l’osservazione delle stelle o come luogo sacro, oggi la posizione del Bric Lombatera lo rende ideale per altre attività, come la pratica del parapendio e l’osservazione della migrazione degli uccelli rapaci verso l’Africa.