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Esercizi buschesi scelgono di chiudere per l’emergenza sanitaria

11 marzo 2020 | 20:13
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Esercizi buschesi scelgono di chiudere per l’emergenza sanitaria
Esercizi buschesi scelgono di chiudere per l’emergenza sanitaria
Esercizi buschesi scelgono di chiudere per l’emergenza sanitaria
Esercizi buschesi scelgono di chiudere per l’emergenza sanitaria

Il sindaco ha inviato i concittadini al buon senso, la risposta del commercio non si è fatta attendere

Busca. Elisa Marra, titolare del negozio di abbigliamento Atipiko, è stata la prima buschese ad annunciare sul profilo facebook la chiusura della sua attività già nella serata di ieri, martedì 10 marzo. Ci ha motivato così la sua decisione: “E’ stata una scelta mia in autonomia, oggi (11 marzo) so che altri hanno preso la stessa decisione. Penso che se non si fa così non si va da nessuna parte e il maledetto virus continua a girare. La speranza è quella che bastino 15 giorni, la chiusura alle 18 per quanto mi riguarda non è sufficiente. Io continuo con le spedizioni ma sono sola in negozio. Speriamo tutti capiscano la situazione.”

Come lei a ruota hanno seguito altre attività commerciali di beni diciamo non strettamente necessari come sono invece alimentari e farmacie.

Tra questi anche Aurora Floreale negozio di fiori, la cui titolare Sara Pinna ci ha spiegato: “Si respirava troppa tensione nell’aria in questi giorni, la gente è davvero preoccupata. Amo da morire il mio lavoro, anche se è un bene non primario con i nostri fiori cerchiamo sempre di portare un po’ di colore e gioia nelle case dei nostri clienti, anche in un periodo così brutto. Poi però per il bene della mia famiglia e del mio Paese ho deciso di chiudere. Ho visto che nella mattinata anche i negozi con cui ho parlato ieri hanno preso la mia stessa decisione… Speriamo che al più presto torni tutto alla normalità.”

Stessa decisione per Luisa Osenda di Sua Maestà Shoes: “Prendere questa scelta non è stato facile, soprattutto di questi tempi dove l’economia è già traballante… anche perché è inevitabile che crei disagi economici, ma se ci mettiamo a riflettere la salute e soprattutto il rispetto per le persone più vulnerabili è più importante… ho due figlie e dei genitori anziani faccio la mia parte li devo proteggere … alla salute non c’è denaro che comanda. Diverse attività hanno scelto in autonomia ma con gran senso morale di abbassare come si dice le saracinesche. Con la grande speranza che tutto questo abbia al più presto una fine. L’unione fa la forza. Rinunciare ai nostri interessi per amore del nostro paese” è quanto ci ha detto.

Così come anche alcune parrucchiere non potendo garantire le condizioni di sicurezza imposte dal DPCM hanno scelto di chiudere senza sapere fino a quando.

Diciamo che con la loro chiusura hanno anticipato le parole del primo cittadino Marco Gallo intervenuto in seguito alla morte di concittadino risultato positivo al coronavus. Il sindaco ha inviato i buschesi al buon senso, la risposta del commercio non si è fatta attendere.

Dall’altra parte ci sono farmacie e negozio di alimentari che non possono chiudere trattando beni di prima necessità. In merito abbiamo sentito il dottor Paolo Favro dell’omonima farmacia: “Al momento noi siamo aperti e dobbiamo garantire il servizio. Se poi uscisse un nuovo decreto ministeriale che obblighi alla chiusura tutti gli esercizi commerciali, la prospettiva potrebbe essere di effettuare servizio a battenti chiusi.”