Emergenza coronavirus, i commercianti scelgono di abbassare le serrande

11 marzo 2020 | 18:39
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Emergenza coronavirus, i commercianti scelgono di abbassare le serrande
Emergenza coronavirus, i commercianti scelgono di abbassare le serrande
Emergenza coronavirus, i commercianti scelgono di abbassare le serrande
Emergenza coronavirus, i commercianti scelgono di abbassare le serrande
Emergenza coronavirus, i commercianti scelgono di abbassare le serrande

In tutta la provincia di Cuneo sono in costante aumento i titolari che stanno spontaneamente scegliendo di chiudere le proprie attività

In tutta la provincia di Cuneo sono in costante aumento i commercianti che stanno spontaneamente scegliendo di chiudere le proprie attività. Probabilmente anticipando quella che potrebbe esser una delle prossime restrizioni messe nere su bianco dal Governo per limitare il propagarsi del contagio del coronavirus.

Grande distribuzione e piccoli imprenditori. Serrande abbassate non solo nel cuneese ma in tutta Italia per il gruppo Miroglio con i suoi novecento punti vendita, quindi Motivi, Oltre, Fiorella Rubino, Elena Mirò e Caractère.

Stessa scelta per la catena Decathlon che comunica così ai clienti: “Nelle ultime giornate abbiamo seguito l’evoluzione della situazione contingente, inaspettatamente rapida. Abbiamo affrontato ogni cambiamento con responsabilità gli uni verso gli altri, nel rispetto delle indicazioni ricevute dalle Autorità nazionali e locali. Reagire alle difficoltà è ciò che sappiamo fare, da veri sportivi, cercando le migliori soluzioni per andare avanti. Come Azienda, abbiamo deciso di adottare un nuovo schema di gioco: da mercoledì 11 e fino a venerdì 13 marzo compreso, tutti i negozi Decathlon sul territorio nazionale resteranno chiusi al pubblico per decisione aziendale”. La scelta dell’azienda va ad aggiungersi a quanto stabilito dal DPCM che prevede la chiusura nelle giornate di sabato 14 e domenica 15 marzo per questa tipologia di attività.

E si aggiunge anche Calzedonia tra i primi ad decidere per lo stop degli store di tutta Italia.

E lo stesso hanno fatto tanti piccoli imprenditori decidendo di chiudere le proprie attività chi con il negozio di articoli per la casa, chi di abbigliamento, molti bar, tanti parrucchieri ed estetiste.

Una scelta presa in autonomia che mette davanti ad ogni cosa la salute della comunità, dei propri dipendenti a discapito degli interessi come recitano i cartelli affissi sulle serrande abbassate.