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Coronavirus, in Liguria la Regione cambia registro: «Chi è fuggito deve stare a casa»

8 marzo 2020 | 20:18
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Coronavirus, in Liguria la Regione cambia registro: «Chi è fuggito deve stare a casa»

Divieto agli albergatori di accogliere i provenienti dalle zone rosse. Chi è scappato in Liguria deve segnalarlo

Coronavirus, ora in Liguria, dove si contano oltre 71 contagiati risultati positivi al Covid-19, è il momento di cambiare registro. A specificarlo è stato il presidente Giovanni Toti che, questa sera, è tornato a parlare in diretta streaming per comunicare gli ultimi provvedimenti adottati dalla sua giunta regionale.

«Alla luce del decreto del presidente del consiglio che inserire nuove limitazioni, anche noi abbiamo firmato un’ordinanza apposita, spiega Toti. Il tema vero ora, a contagio che ormai è penetrato nella popolazione, è sapere quante persone hanno bisogno di terapie severe e quindi sapere quanti posti servono nei nostri ospedali. Per adesso siamo ancora al di sotto della soglia di guardia.

«Il decreto del governo è stato scritto senza sentire le Regioni e questo ha portato qualche problema applicativo, visto che di fatto risulta inapplicabile. Ma bando alle polemiche, la nostra ordinanza sostanzialmente ha due parti. Per tutti coloro che arrivano dalla Lombardia e dalle province Piemontesi, dalle cosiddette zone rosse, l’obbligo di rimanere presso il proprio domicilio, ovvero di attenersi alle stesse prescrizioni come se si trovassero a casa propria. Per capirci chi in questi giorni è fuggito, non può applicare alla sua vita regole diverse da quelle che si applicherebbero se fosse rimasto nel luogo di residenza. Essi, a partire dalle 14 di domani, devono segnalare di essere presenti sul territorio ligure.

E’ fatto divieto agli albergatori – secondo step – persone provenienti dalle aree dell’articolo 1 del decreto del presidente Conte, salvo che non risiedano in Liguria per ragioni di lavoro».

Per la Liguria al momento si parla di 71 positivi, +25 rispetto a ieri. Dei 71, 50 si trovano in ospedale, 11 in terapia intensiva: 9 quelli nell’Asl1 Imperiese. In 21 si trovano presso il proprio domicilio, con sintomi lievi. 573 quelli in sorveglianza, 156 nella nostra provincia.