Aziende che chiudono per precauzione

15 marzo 2020 | 16:33
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Aziende che chiudono per precauzione

Migliaia di dipendenti delle aziende piemontesi a casa per permettere la sanificazione degli impianti ma anche come misura per combattere l’ansia da coronavirus

Sono migliaia i dipendenti delle aziende piemontesi che resteranno a casa almeno fino al 23 marzo, per permettere di sanificare le fabbriche o per adottare le misure che sono state concordate tra governo, sindacati e associazioni di categoria per evitare contagi nei luoghi di lavoro. In alcuni casi la preoccupazione per il Coronavirus è andata oltre al fatto che l’azienda fosse già in regola, e quindi il lavoro è stato sospeso come misura preventiva contro l’ansia in aumento. E’ successo alla Riva Acciaio di Lesegno, con i suoi oltre duecento operai.

Alla Ferrero l’attività viene ulteriormente ridotta perché è necessario recuperare spazio per conservare la distanza prescritta di un metro tra un lavoratore e l’altro e 4 mila suoi addetti resteranno a casa, tra ferie e permessi, negli stabilimenti di Alba e di Pozzuolo Martesano, in Lombardia.

Anche la Merlo di San Defendente di Cervasca si ferma per una settimana, lasciando a casa i suoi 1.400 addetti.

Probabilmente altre aziende seguiranno questi esempi, anche per mettere in sicurezza, oltre agli impianti produttivi, la salute dei dipendenti.