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Sfascia l’agenzia per riavere i soldi pagati

18 febbraio 2020 | 13:30
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Sfascia l’agenzia per riavere i soldi pagati

Titolare di un’agenzia che si occupa di corsi di formazione in ambito immobiliare torna dalla pausa pranzo e trova l’ufficio sottosopra. La responsabile è una donna che reclamava indietro i soldi pagati per un corso mai tenuto

La settimana scorsa le volanti della Questura di Cuneo sono state allertate dal titolare di un’agenzia che si occupa di corsi di formazione aziendale in campo immobiliare, situata nell’immediata periferia cittadina, che denunciava il fatto di aver trovato, nel rientrare dalla pausa pranzo, la porta dell’ufficio divelta e all’interno dei locali carte e documenti buttati per terra e mobili sottosopra.

Gli agenti della volante intervenuta hanno sondato l’uomo per sapere se avesse dei sospetti su qualcuno o se avesse ricevuto delle minacce e sono così venuti a conoscenza del fatto che una donna lo stava tempestando di telefonate da diverso tempo per chiedergli la restituzione della somma pagata per un corso di formazione, che l’agenzia organizzava per conto di un cliente, mai effettuato. E, anzi, aveva dichiarato il titolare dell’agenzia, solo un’ora prima di rientrare la stessa donna lo aveva chiamato dicendogli “Ho già lasciato un segno, torno giovedì e se non mi dai i soldi spacco tutto”. E, in effetti, il segno c’era stato, eccome.

In sede di denuncia in Questura sono emersi altri elementi contro la donna, sono stati consultati anche i tabulati telefonici e, pur senza riuscire a stabilire con precisione l’arco temporale in cui il fatto era successo, quanto verificato è bastato per emettere una denuncia d’ufficio contro la donna, risultata essere una 54enne residente a Genova che, al momento, non è stata ancora rintracciata. La donna è stata deferita all’Autorità Giudiziaria con l’accusa di danneggiamento, per cui è prevista la pena di 1 anno di reclusione, violazione di domicilio, da sei mesi a 3 anni di reclusione ed esercizio arbitrario della proprie ragioni, accusa che comporta una multa di 536 euro.

La donna reclamava la restituzione della somma pagata, 634 euro, per il corso mai tenuto e per il fatto che aveva dovuto investire i soldi: a nulla sono valse le spiegazioni dell’agenzia cuneese che la rassicurava sul fatto che il committente del corso, che non si era tenuto forse a causa dei pochi iscritti, a breve avrebbe restituito la cifra pagata. Così, per riottenere la cifra pagata, 634€, rischia di pagarne 536 di multa, più le conseguenze penali del suo gesto.