“Paventata chiusura stazione di Polizia di Ceva è chiara volontà del Governo di togliere servizi”

13 febbraio 2020 | 07:53
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“Paventata chiusura stazione di Polizia di Ceva è chiara volontà del Governo di togliere servizi”

Monica Ciaburro: “Immaginatevi che per avere una macchina della Polizia nel Cebano essa dovrà partire o da Cuneo o da Saluzzo”

Scrive Monica Ciaburro, deputato cuneese di Fratelli d’Italia.

Abbiamo un Governo che ogni giorno annuncia, con i fatti, un taglio ai servizi dei cittadini. Noi cuneesi stiamo vivendo quotidianamente sulla nostra pelle la chiara volontà governativa di marginalizzare sempre più le aree interne della nostra Patria. Cantieri bloccati, opere non finite. No a tutto ed ora anche il taglio delle nostre Forze dell’Ordine.

La paventata chiusura della stazione della Polizia di Stato di Ceva è una chiara ed evidente volontà di togliere servizi. Immaginatevi che per avere una macchina della Polizia nel Cebano essa dovrà partire o da Cuneo o da Saluzzo.

Ma il nostro territorio ha degli amministratori che sanno battersi e che lunedì mattina si sono ritrovati in tantissimi, dietro la giusta e capace sollecitazione dell’amico Enzo Bezzone sindaco di Ceva, davanti alla locale stazione della Polizia.

Con il coordinatore cebano di Fratelli d’Italia, Fabio Mottinelli ho portato il mio impegno nel cercare una soluzione al problema e nella giornata di martedì ho provveduto nel depositare una interrogazione al Ministro Lamorgese con mia prima firma e con assieme la firma del collega Del Mastro nel cui territorio è prevista la chiusura delle stazioni di Polizia di Borgomanero e Domodossola, ovvero 3 stazioni da chiudere in Piemonte a fronte delle 6 totali in Italia.

Spero che presto tutti i comuni e la Provincia vogliano redarre un ordine del giorno che provvederó, mi auguro con l’appoggio di TUTTI i Parlamentari della Granda, a consegnare personalmente al ministro dell’Interno ed al Capo della Polizia Dr. Gabrielli.

La provincia di Cuneo non può più accettare di essere messa ai margini, è arrivato il tempo di saper alzare la nostra voce, con educazione ma con fermezza.