Nuovo incidente causato da un cinghiale sulle strade cuneesi, Confagricoltura: “Si passi dalle parole ai fatti. È compito della politica”

6 febbraio 2020 | 11:48
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Nuovo incidente causato da un cinghiale sulle strade cuneesi, Confagricoltura: “Si passi dalle parole ai fatti. È compito della politica”

Il presidente Allasia: “Cosa ancora deve accadere perché si affronti seriamente il problema?”

L’ennesimo incidente stradale causato da un cinghiale sul nostro territorio fa riemergere con estrema urgenza il problema irrisolto del proliferare incontrollato della fauna selvatica in provincia di Cuneo. Sull’episodio avvenuto la notte del 4 febbraio a Benevello, dove a causa di un ungulato una vettura è uscita di strada e gli occupanti sono rimasti feriti anche in modo grave, interviene la Confagricoltura di Cuneo che di recente ha interpellato i parlamentari della Granda sulla questione fauna selvatica.

“Cosa ancora deve succedere e quanto dobbiamo aspettare perché la politica affronti seriamente il proliferare incontrollato dei selvatici sul nostro territorio? – domanda Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo –. Noi di recente abbiamo chiesto ai parlamentari cuneesi quali siano le loro idee per risolvere o perlomeno mitigare questa emergenza, li ringraziamo della disponibilità al confronto, ma occorre passare ai fatti. Ci aspettiamo delle azioni concrete. È compito della politica decidere. Negli ultimi trent’anni in Italia i cinghiali sono aumentati del 400% e questo a discapito della pubblica sicurezza dei cittadini e del mondo agricolo, che si vede costantemente danneggiato senza che nessuno risponda dei problemi arrecati”.

Quello di Benevello è soltanto l’ultimo, in ordine di tempo, di una serie di incidenti provocati sempre più sovente da cinghiali e altri animali selvatici liberi di circolare indisturbati sul territorio. Motivo per cui la Confagricoltura di Cuneo ha messo in atto una serie di azioni per sensibilizzare nuovamente i politici locali all’argomento chiedendo loro quali azioni concrete abbiano in mente o siano allo studio in Parlamento. Tutti hanno concordato sulla necessità di rivedere la Legge nazionale 157/92, datata e non più rispondente alle attuali necessità di controllo fauna, ma ciascuno la pensa in maniera diversa, ad esempio, sulla gestione della presenza del lupo sui nostri territori. Il servizio completo è stato pubblicato su “L’Agricoltore cuneese”, rivista periodica dell’associazione in uscita nei prossimi giorni, e sul sito internet www.confagricolturacuneo.it

Solo un paio di settimane fa, inoltre, si è concluso con buon riscontro di pubblico il corso organizzato da Confagricoltura a Cuneo per l’abilitazione per l’impiego degli impianti di cattura dei cinghiali e per i controlli selettivi da parte di proprietari e conduttori di fondi agricoli. Una possibilità senza dubbio importante concessa agli agricoltori, ma non risolutiva, considerata l’entità del problema e le pesanti conseguenze che sta avendo sulla cittadinanza e su chi opera nel settore primario. “I danni provocati dalla fauna selvatica, ad ogni livello, sono ben noti e sotto gli occhi di tutti; noi la nostra parte cerchiamo di farla al meglio portando avanti le istanze delle aziende agricole, ma ci pare di gridare al vento. Non c’è più molto di cui discutere, occorre agire”, ribadisce ancora Allasia.