Lavoratori della frutta, Coldiretti Cuneo: agricoltura garante di ospitalità e legalità

17 febbraio 2020 | 08:59
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Lavoratori della frutta, Coldiretti Cuneo: agricoltura garante di ospitalità e legalità

Coldiretti Cuneo in prima linea per garantire accoglienza in un territorio sano, di imprese agricole oneste che resistono alla piaga dello sfruttamento lungo una filiera frutticola malata

Di accoglienza dei lavoratori stagionali stranieri, tra problematiche e prospettive di sviluppo, si sta discutendo in queste ore all’Antico Palazzo Comunale di Saluzzo nel seminario “PASsi avanti” organizzato dal Comune.

Una buona occasione – evidenzia Coldiretti Cuneo – per fare il punto della situazione e rimarcare, da un lato, il contributo determinante che i lavoratori stranieri danno al successo dell’agroalimentare Made in Cuneo nel mondo, dall’altro lato, la grande opportunità di occupazione e integrazione che i nostri imprenditori agricoli offrono a quei lavoratori.

“Non abbiamo mai girato la faccia dall’altra parte di fronte al tema dell’ospitalità di giovani lavoratori stranieri impegnati nella raccolta della frutta – ha dichiarato il Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo Roberto Moncalvo – e siamo consapevoli che si debbano fare passi in avanti per garantire risposte adeguate alla domanda abitativa”.

“Da parte nostra – ha ricordato Moncalvo – portiamo avanti da sette anni un progetto che ci vede impegnati nell’allestimento di due campi accoglienza a Saluzzo e a Lagnasco che hanno accolto, tra il 2013 e il 2019, circa 700 braccianti di origine africana, tra i 21 e i 53 anni di età. Il 40% di loro ogni anno è ospitato nelle medesime strutture e torna a lavorare presso le stesse aziende, a conferma di una vera e propria fidelizzazione della manodopera stagionale. Intendiamo, pertanto, proseguire anche nel 2020 quest’esperienza e stiamo lavorando per le necessarie autorizzazioni”.

Un impegno, quello di Coldiretti Cuneo, che si pone al fianco e a sostegno delle aziende agricole, già in prima linea sul fronte accoglienza: il 70% dei braccianti extracomunitari trova sistemazione direttamente presso i produttori, che provvedono in autonomia a realizzare alloggi in cui ospitarli, con risorse proprie e senza alcun supporto dalle Istituzioni, pur in un momento di particolare difficoltà per la frutticoltura cuneese.

“A questi frutticoltori – dichiara Moncalvo – va il dovuto rispetto, nell’ambito di un tessuto imprenditoriale sano che resiste con tenacia e serietà alle problematiche del comparto. Se è vero che nulla può giustificare sfruttamento e sopraffazione verso i lavoratori stranieri impegnati nella raccolta della frutta, è altrettanto vero che resta da combattere un’altra forma di caporalato, lo sfruttamento vergognoso cui assistiamo da troppo tempo a danno dei produttori frutticoli da parte di chi riconosce loro dei prezzi che non coprono neppure i costi di produzione, con liquidazioni che avvengono dopo 200 o 300 giorni dalla consegna”.

È una situazione – evidenzia Coldiretti Cuneo – che merita la più alta attenzione per continuare a lasciare in vita un comparto indispensabile per l’economia del territorio e che rappresenta per i 10.000 lavoratori della frutta un’occupazione e per moltissimi ragazzi stranieri una speranza di vita.

Per maggiori informazioni visitare il sito web https://cuneo.coldiretti.it