Gli Alpini di Peveragno sono tornati a San Lorenzo

13 febbraio 2020 | 06:46
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Gli Alpini di Peveragno sono tornati a San Lorenzo
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Gli Alpini di Peveragno sono tornati a San Lorenzo

Domenica scorsa la festa del Gruppo nella frazione in ricordo dei Caduti

Peveragno. Come sempre ad inizio febbraio il Gruppo Alpini di Peveragno, guidato da Maurilio Ferrua (insieme ad Artiglieri, Amici Alpini, Volontari Nucleo di Protezione Civile) ha invitato alla sua giornata di festa sociale, domenica 9.

Con l’ormai consueto percorso itinerante tra le varie frazioni peveragnesi (come anche fa il Gruppo di Penne Nere della vicina Boves), quest’anno l’appuntamento è tornato a San Lorenzo, proprio dove è stata, quarantuno anni fa, la prima iniziativa al di fuori del concentrico di Peveragno. A volerla fortemente erano stati l’allora parroco di San Lorenzo don Nasi (cui in frazione è dedicata strada) ed il capogruppo, ora emerito, onorario, Luciano Civalleri (quest’anno per la prima volta assente, per problemi di salute), oltre che dal «reduce» della frazione, ora scomparso, Pietro Bongiovanni. Maurilio Ferrua ha ricordato che da quella decisione è arrivata maggiore cura verso le lapidi dei Caduti nelle frazioni, con collocazione ove non ve ne erano. Buona è stata la presenza al ritrovo mattutino, sul sagrato della chiesa frazionale, con rinfresco nei vicini locali della scuola materna, formazione di corteo.

Come sempre ottimo cerimoniere è stata Gabriele Macagno, ufficiale, che ha coordinato l’alzabandiera, la lettura dei nomi dei Caduti frazionali, la deposizione della corona (unici assenti, giustificati, per servizio, intervento dopo tamponamento, erano rappresentanti delle Forze dell’Ordine). Il Sindaco ha ringraziato gli Alpini, per la costante disponibilità e presenza, per il tanto lavoro a favore della Comunità (a partire da quello della Protezione Civile), senza mai fare, come tradizione, «un passo indietro» (sempre attivissimi sono, anche nell’innalzarsi della loro età media), «gente buona». Paolo Renaudi, reduce dalla dedica della passerella pedonale bovesana sul torrente Colla alle vittime delle foibe, ha esortato al rispetto per «tutti i morti».

Ferrua ha ricordato, oltre ai ben tre soci morti nel 2019, il grande appuntamento di questo 2020, il, decimo, «Raduno», a Peveragno, a fine giugno, degli «Alpini d’Oc», i gruppi di tutto il Cuneese, invitando la popolazione a collaborare, a farsi coinvolgere, a tirar fuori i ricordi alpini di famiglia, a partire dai cappelli…

Il saluto della Sezione cuneese (a nome del presidente Mario Leone e del suo predecessore, ora nel Direttivo Nazionale, cavalier Antonio Franza, anche lui in periodo di problemi di salute) è stato portato dal vicepresidente Matteo Galleano. Ha fatto notare come Associazione non arrivi al secolo di vita senza aver profondi valori. Ha spiegato come i gagliardetti non siano «pezzi di stoffa» ma simboli e riflettuto sull’importanza della «trasmissione della memoria», sulla tristezza dell’indifferenza….

Dopo la Messa (chiesa gremita) in ancora di più si son trovati, in atmosfera serena, allegra, amichevole, per il pranzo nello stupendo spazio del nuovo locale «Smac» di Peveragno (circonvallazione, Via San Giorgio), ovviamente tra i canti immancabili e brindisi…