Cirio contro la chiusura del distaccamento di Polizia stradale di Ceva

8 febbraio 2020 | 12:22
Share0
Cirio contro la chiusura del distaccamento di Polizia stradale di Ceva

Il Ministero degli Interni annuncia la chiusura del distaccamento di Polizia stradale di Ceva e il governatore Cirio protesta perché non può essere sempre il Piemonte a dover pagare il taglio dei servizi

Se anche le persone che devono vigilare sulla sicurezza della circolazione, come è tra i compiti della Polizia stradale, vengono dirottate altrove e i relativi servizi di fatto annullati, significa che la provincia che deve subire questa imposizione non solo è in una situazione infrastrutturale viaria drammatica, ma conta veramente poco a Roma, dove certe decisioni vengono prese.

Il riferimento alla Polizia stradale è dovuto al fatto che il Ministero degli Interni  ha annunciato la chiusura del distaccamento di polizia stradale di Ceva, che tra l’altro vigila anche sulla A6, la Torino – Savona, quella dei viadotti a rischio quando addirittura non crollano, com’è successo recentemente. Contro questo provvedimento è intervenuto il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, che ha dichiarato: “E’ inaccettabile che su sei chiusure a livello nazionale tre siano in Piemonte. Il territorio è stanco di continuare a perdere servizi e trova inaccettabile, oltre che incomprensibile, che la sicurezza stradale di uno dei principali cuori produttivi dell’Italia venga considerata dal governo ‘non strategica. In una Regione che aspetta da 30 anni risposte su infrastrutture strategiche e dove la viabilità di arterie fondamentali è stata messa in crisi anche dalle alluvioni dello scorso autunno – conclude Cirio – questa notizia non può essere accettata. Non può essere il Piemonte a pagare per tutta Italia”.