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Chiese 8mila euro a imprenditore saviglianese per appalto pubblico: arrestato per concussione

25 febbraio 2020 | 16:40
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Chiese 8mila euro a imprenditore saviglianese per appalto pubblico: arrestato per concussione

L’ingegnere, incaricato dal Comune di Ivrea, aveva procrastinato volutamente la predisposizione degli Stati Avanzamento Lavori, che avrebbero consentito alla ditta saviglianese di vedersi corrisposto quanto dovutole per le lavorazioni eseguite facendo, nel contempo, pressanti richieste di denaro all’imprenditore

I Finanzieri della dipendente Tenenza di Fossano hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un professionista residente in provincia di Torino per aver concusso un imprenditore saviglianese.

Le attività di indagine, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Ivrea (TO), sono partite dalla denuncia dell’imprenditore. Allo stesso erano state fatte diverse richieste indebite di denaro da parte del direttore dei lavori pubblici del cantiere dove operava l’impresa della provincia di Cuneo.

L’ingegnere, incaricato dal Comune di Ivrea, aveva procrastinato volutamente la predisposizione degli Stati Avanzamento Lavori, che avrebbero consentito alla ditta saviglianese di vedersi corrisposto quanto dovutole per le lavorazioni eseguite facendo, nel contempo, pressanti richieste di denaro all’imprenditore. Il saviglianese si era visto costretto, dunque, ad elargire la somma di 8 mila euro in 2 tranche al fine di non incorrere nella risoluzione a suo danno del contratto ed il conseguente accollo delle penali. Ciò in quanto i lavori venivano continuamente variati dall’ingegnere,  con il solo fine di costringere l’imprenditore a consegnargli il denaro richiesto e solo successivamente certificare la conclusione dei lavori del cantiere.

Appostatisi nelle immediate vicinanze dei locali dove si sarebbe tenuto l’incontro, all’uscita dall’edificio dell’ingegnere, i finanzieri lo hanno sorpreso con un plico di banconote (6 mila euro) all’interno del soprabito. Il successivo riscontro dei numeri seriali del denaro contante ha permesso di appurare che erano esattamente le stesse che i militari avevano precedentemente provveduto ad annotare.

Il soggetto è stato, pertanto, tratto in arresto in flagranza di reato, successivamente convalidato dal G.I.P. del Tribunale di Cuneo, competente per territorio il quale è stata applicata la misura degli arresti domiciliari e trasmetteva, quindi, il fascicolo alla Procura della Repubblica di Ivrea.

Il risultato conseguito dalle Fiamme Gialle fossanesi a contrasto dei reati contro la Pubblica Amministrazione perpetrati da dipendenti infedeli o, come nel caso in questione, da incaricati di pubblico servizio, si inserisce nell’ambito delle attività di controllo sul buon andamento della Pubblica Amministrazione e volto a garantire il regolare svolgimento degli appalti pubblici e tutelare gli interessi della collettività.