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Bilancio operativo 2019 dei Carabinieri Forestali

15 febbraio 2020 | 11:20
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Bilancio operativo 2019 dei Carabinieri Forestali

Nati dalla fusione tra l’Arma e il Corpo Forestale dello Sato, i Carabinieri Forestali operano sul territorio a tutela dell’ambiente e non solo. I dati relativi all’attività svolta nel 2019 chiariscono i settori di intervento e i risultati conseguiti

Li abbiamo citati nella puntata di “LegalMente” dedicata alla tutela degli animali come organismo a cui rivolgersi per denunciare casi di maltrattamento. E i Carabinieri Forestali, nati dall’accorpamento tra l’Arma e il Corpo Forestale dello Stato, in provincia di Cuneo sono molto attivi e presenti sul territorio, in virtù delle 14 Stazioni, un nucleo di polizia ambientale e un Centro settore Meteomont, il tutto alle dipendenze di un comando di gruppo alla cui guida c’è il tenente colonnello Stefano Gerbaldo.

Molti i compiti che spettano ai Carabinieri Forestali tra i quali i controlli a tutela del paesaggio e dei corsi d’acqua, del benessere animale, della flora protetta e delle utilizzazioni boschive, la lotta al bracconaggio e alle pratiche illecite ai danni della flora protetta, oltre che agli animali da reddito e da compagnia e i servizi di repressione delle frodi agroalimentari.

Nel corso del 2019, proprio allo scopo di tutelare l’ambiente, sono stati svolti 7.990 servizi di pattugliamento del territorio, specialmente nelle zone rurali sia per espletare compiti di polizia giudiziaria e amministrativa, che per un monitoraggio tecnico-specialistico del patrimonio naturalistico provinciale. Così facendo sono stati scoperti 780 illeciti amministrativi, con un aumento del 48% rispetto all’anno precedente, che hanno comportato multe per un importo totale di 3.491.470 euro con 261 informative di reato che sono state inviate all’autorità giudiziaria, anche in questo caso con un incremento rispetto al 2018 del +27% a carico di 280 persone.

Proseguendo la tradizione mutuata dal Corpo Forestale l’inquinamento ambientale e il settore dei rifiuti sono quelli che hanno richiesto una maggiore attenzione tanto che sono state comminate 233 sanzioni amministrative per un totale di 3.045.233 euro e 89 segnalazioni all’autorità giudiziaria. Ci sono state anche 63 prescrizioni tecniche di ripristino ambientale ad altrettante persone in quei casi in cui era stato riscontrato che l’abbandono indiscriminato o la gestione illecita dei rifiuti erano stati ritenuti sanabili e reversibili per il buon stato dell’ambiente. Sempre per quanto riguarda i rifiuti, da segnalare i 33 casi di contrasto ai roghi di rifiuti oltre agli accertamenti sul corretto impiego dei reflui zootecnici in agricoltura, per proteggere i corpi idrici dall’eccesso di nitrati e, in ambito alimentare, i controlli nelle fiere della provincia a tutela dei marchi agroalimentari a denominazione protetta (Doc, Igp, Dop).

Il Centro settore Meteomont di Cuneo, che abbiamo citato precedentemente, coordina il monitoraggio del manto nevoso che viene effettuato dai forestali specializzati. Nella Granda sono stati eseguito 400 rilievi in campi di rilevamento fissi e 88 rilievi lungo percorsi scialpinistici a quote e su pendii differenti, il tutto per una migliore valutazione della stabilità della neve. Il Centro ha curato la redazione di 170 bollettini giornalieri di pericolo valanghe di livello regionale, che sono consultabili sul sito www.meteomont.gov.it.

Altrettanto importante è stato il contributo dato alla redazione del terzo Inventario forestale nazionale e alla convenzione internazionale per il monitoraggio dello stato di salute degli ecosistemi forestali grazie ai 250 rilievi effettuati in provincia con procedure tecnico-scientifiche standardizzate di valutazione dello stato e della consistenza del patrimonio boschivo. Visto il tema spesso ricorrente della presenza dei lupi nelle nostre zone, i Carabinieri forestali hanno effettuato dei servizi mirati al censimento del lupo aderendo al progetto comunitario “Life wolfalps”, che è stato rinnovato recentemente, insieme ad altri enti pubblici del territorio, per monitorare l’espansione del predatore.

Oltre all’attività sul campo, i Carabinieri forestali hanno dato il loro contributo alla sensibilizzazione sulle tematiche ambientali attraverso 22 incontri informativi che si sono tenuti nelle scuole primarie e secondarie, con il coinvolgimento di 2.500 ragazzi.

Abbiamo iniziato con la citazione che era stata fatta dei Carabinieri Forestali nell’ambito della puntata di “LegalMente” dedicata alle leggi che tutelano gli animali e ricordiamo, a tal proposito, l’attività svolta dall’unità cinofila antiveleno che nel corso delle 69 ispezioni effettuate ha rinvenuto 14 esche avvelenate che sono causa della morte sia degli animali selvatici, come le volpi e i lupi, ma anche dei cani, a dimostrazione che questa pratica è purtroppo in aumento.