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Buscaja e la Bella Antilia in terra sarda

24 febbraio 2020 | 18:06
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Buscaja e la Bella Antilia in terra sarda
Buscaja e la Bella Antilia in terra sarda
Buscaja e la Bella Antilia in terra sarda
Buscaja e la Bella Antilia in terra sarda
Buscaja e la Bella Antilia in terra sarda

Due giorni molto accoglienti in Gallura a Tempio Pausania per lu Carrasciali Timpiesu per le maschere buschesi

Busca. Nello scorso weekend le maschere buschesi di Buscaja e Bella Antilia hanno partecipato al carnevale sardo LU CARNASCIALI TIMPIESU di Tempio Pausania in Gallura, in provincia di Sassari.

Sabato 22 febbraio nella sala mostre “Spazio Faber” dedicato a Fabrizio De Andrè, che a Tempio ha vissuto parte della sua vita, il Sindaco ha dato il benvenuto alla maschere buschesi nell’ambito dell’inaugurazione della mostra dedicata all’arte della maschera sarda. Evento organizzato da Mirtò, Festival internazionale del mirto, in collaborazione con il Comune di Tempio Pausania.

In questo viaggio nel tempo delle maschere della tradizione sarda, grande attrazione riveste il famosissimo bronzetto con quattro occhi e quattro braccia rinvenuto nel 1865 nella storica località di Abini, nel comune di Teti. Sempre durante la giornata di sabato i protagonisti in costume Dante e Cristina Bruno hanno visitato il misterioso Nuraghe Maiori, la tomba dei giganti e il tradizionale museo del sughero presso la cittadina di Calangianus.

Domenica pomeriggio Buscaja e Bella Antilia hanno preso parte alla sfilata dietro al Carro allegorico del Re Giorgio personaggio emblematico assieme alla moglie Mannena del locale carnevale tempiese.

Con tale esperienza Buscaja e Bella Antilia realizzano il loro sogno nel cassetto, ossia quello di aver portato in tutta Italia la nostra storia e la nostra tradizione buschese legata nei nostri costumi alla vecchio villaggio di Antilia, l’antica Busca.

A Tempio grande accoglienza delle autorità locali e dei galluresi, non potevamo concludere in maniera migliore. Tempio è una città bellissima ai piedi del monte Limbara, è detta la città di pietra per via del granito locale presente in ogni dimora. Bello il Duomo dedicato a San Pietro e la chiesa del Purgatorio, altresì interessante la casa di Nino di Gallura già citato da Dante nella Divina Commedia e poi il meraviglioso mondo misterioso dei nuraghi e le giganti pietre antiche. E’ stato belle conoscere il carattere dell’Italia attraverso le sue tradizioni che noi abbiamo vissuto in ogni regione, allo stesso modo abbiamo omaggiato le città visitate con la nostra allegoria e cultura” è il commento di Dante Bruno e Cristina Demarchi appena rientranti dalla Sardegna.