Sicurezza ferroviaria: bilancio 2019

11 gennaio 2020 | 14:34
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Sicurezza ferroviaria: bilancio 2019

L’attività della Polizia di Stato in Piemonte e Valle d’Aosta

La Polizia Ferroviaria, quotidianamente impegnata nell’attività di vigilanza e controllo delle stazioni e aree ferroviarie di Piemonte e Valle D’Aosta, fa il bilancio operativo dell’anno 2019.

Numerosi servizi d’iniziativa per attività di vigilanza appiedata in stazione e automontata lungo le linee ferroviarie hanno portato all’identificazione di 138.183 persone (38.991 in più rispetto all’anno 2018), di cui 42.350 stranieri, complessivamente 32.414 con precedenti di polizia e 5.085 minori. Le persone arrestate sono 59 di cui 2 minori, con un incremento del 37% rispetto al 2018, 671 i denunciati a piede libero di cui 32 minori;

32 i servizi straordinari svolti da gennaio a giugno su input del Servizio di Polizia Ferroviaria (‘Oro Rosso’, ‘Stazioni sicure’ e ‘Rail safe day’) rispettivamente finalizzati al controllo dei rottamai per il contrasto dei furti di rame ed alla sicurezza di viaggiatori e bagagli, assicurati anche mediante l’ausilio di personale del Reparto Mobile, Reparto Prevenzione Crimine, unità cinofile antidroga e antisabotaggio e metaldetector.

In tale contesto, grande attenzione è stata rivolta alla sicurezza del personale ferroviario viaggiante, in particolare dei Capitreno, oltre che dei viaggiatori, assicurando la scorta con 5.126 operatori specializzati, a bordo di 12.983 convogli ferroviari, risultati critici all’esito di un attento monitoraggio e valutazioni congiunte mensili effettuate d’intesa con FS, compreso il treno notte Roma/Torino con 1729 servizi di scorta in più rispetto all’anno 2018, con 56.878 persone identificate in corsa treno, grazie all’uso dei palmari di servizio di ultima generazione.

In netto calo i delitti di varia natura denunciati in ambito FS, da 647 del 1° semestre 2018 a 693 dell’anno corrente, in un trend favorevole registrato nell’ultimo triennio.

La Polizia Ferroviaria, che per storia, tradizione e cultura porta nel suo DNA in primis la polizia di prossimità, non ha lesinato energie riguardo a vicinanza e contatto con persone particolarmente vulnerabili, quali minori, anziani, persone malate, confuse, o comunque in difficoltà intercettate sia nelle stazioni che a bordo treno; solo per citare un dato, nel 2019 sono state rintracciate n. 98 persone denunciate scomparse, di cui 77 minori che si erano allontanate dalle proprie abitazioni, da centri di accoglienza o comunità.

L’anno appena trascorso ha visto impegnata la Polizia Ferroviaria nella divulgazione nelle scuole dei principi cardine della sicurezza ferroviaria. Grazie al progetto ministeriale ‘Train to be cool’, operatori Polfer qualificati hanno raggiunto 1325 studenti di vari istituti di scuola media inferiore e superiore di tutte le province di competenza, partecipando come Specialità anche a due eventi importanti tenutisi in Piemonte come il Salone Internazionale del Libro e la manifestazione “a dui rue” che si è svolta a Bra, dove la Polfer ha presenziato con un proprio stand, in cui ha illustrato il progetto “Train to be cool”.

Durante l’anno il Compartimento Polizia Ferroviaria ha raggiunto ottimi risultati tra cui l’arresto di un quarantaquattrenne italiano che ha molestato sessualmente una minorenne che viaggiava su un treno regionale diretto a Cuneo, rintracciato e tratto in arresto a seguito di un’accurata indagine della Squadra di Polizia Giudiziaria compartimentale mediante l’estrapolazione e visione di filmati dal sistema di video – sorveglianza del treno.